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ASCOLI - Il fitto lancio di fiaccole messo in atto dai tifosi del Genoa allo stadio Del Duca all’inizio della partita verso gli ultras bianconeri assiepati in curva Nord, ha evidenziato i pericoli che possono scaturire dalla sistemazione delle due tifoserie in due settori attigui. Tanto più che la gara di domenica scorsa era considerata una partita a rischio tale da interdire il traffico anche privato nelle vie limitrofe proprio perchè si temevamo scontri tra le due tifoserie.
E nonostante la presenza di reparti speciali di polizia e carabinieri di supporto, questo non ha impedito agli ultras rossoblu di lanciare le torce anche dall’esterno dello stadio mettendo in serio pericolo l’incolumità dei supporter del Picchio e scatenando, di conseguenza, la loro reazione.
La casa del tifo
Fatti che hanno riportato in primo piano la necessità di ricostruire la curva Sud Rozzi, la “casa” dei tifosi bianconeri. Lo hanno chiesto più volte gli ultras bianconeri e lo continueranno a fare fino a quando non si troverà una soluzione adeguata. L’amministrazione comunale avrebbe ottenuto, con fondi del Pnrr, un finanziamento di 3,5 milioni dei circa 4,5 necessari per ricostruire la curva Sud. Ma l’iter da seguire è abbastanza lungo: tra autorizzazioni, progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori ci vorranno almeno altri due anni e altrettanti campionati prima che il nuovo settore possa tornare disponibile. Ecco, dunque, che la soluzione tampone, e senza dubbio la più adeguata in questo momento, è quella di montare la curva provvisoria. Il mese scorso è stata convocata anche la commissione pubblico spettacolo che ha effettuato un sopralluogo al Del Duca proprio per valutare la fattibilità dell’iniziativa. Ma aldilà dei problemi di natura tecnica che sarebbero emersi come quello della realizzazione della rete dei sottoservizi, dell’allaccio delle utenze ed anche della realizzazione dei bagni, rimane quello dei costi per il montaggio della curva mobile )all’incirca trecentomila euro). L’amministrazione comunale si è sempre detta favorevole al montaggio del settore provvisorio e pronta a concedere tutte le autorizzazioni necessarie nel minor tempo possibile all’Ascoli Calcio che, nel frattempo, ha affidato ad uno studio di professionisti il compito di redigere il progetto di massima per valutare anche i costi dell’operazione. Ma lo scoglio più grande da superare è quello di chi dovrà farsi carico dei costi del montaggio della curva mobile che l’Arengo non intenderebbe accollarsi.
La pausa invernale troppo stretta
Di certo, l’idea che aveva iniziato a farsi strada nei mesi scorsi di sfruttare la pausa invernale di campionato per montare la curva mobile, sembra svanire poichè i tempi sono troppo stretti. Ma a guardare il calendario del campionato, esclusa l’ultima gara casalinga del girone di andata contro la Reggina nel giorno di Santo Stefano, già alla quinta giornata di ritorno, a inizio febbraio, al Del Duca giocherà il Perugia che probabilmente arriverà ad Ascoli con un significativo numero di tifosi al seguito. Ecco, dunque, che il problema potrebbe di sicurezza, ordine pubblico e di incolumità di tutti potrebbe ripresentarsi nuovamente. La speranza è che quanto prima si possa trovare una soluzione adeguata e condivisa.
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Corriere Adriatico