In mille nei capannoni dell’ex Carbon, visite a Palazzo Bazzani e Fortezza Pia: ecco le giornate Fai

In mille nei capannoni dell’ex Carbon, visite a Palazzo Bazzani e Fortezza Pia: ecco le giornate Fai
ASCOLI  - Un inizio di primavera all’insegna della riscoperta del patrimonio ambientale, storico, artistico e architettonico del capoluogo. La prima giornata...

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ASCOLI  - Un inizio di primavera all’insegna della riscoperta del patrimonio ambientale, storico, artistico e architettonico del capoluogo. La prima giornata dell’edizione 2022 delle “Giornate di Primavera” si è rivelata un successo. Tra le cinque location promosse dalla delegazione Fai, è stata quella dell’ex Elettrocarbonium quella più visitata. Molti sono entrati nei capannoni dismessi a Pennile di Sotto dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio, dalle 15 alle 18. 

 


Al di là di qualche critica mossa contro una simile scelta, c’è da ricordare che lo scopo del Fai è anche quello di ricordare la storia dei luoghi che hanno caratterizzato un territorio, puntando sulla salvaguardia dell’ambiente. E il ricordo della Carbon, oltre all’indubbio valore sociologico, porta con sé anche una preziosa testimonianza. Un migliaio ha voluto fare un giro all’interno dell’ex fabbrica, molto bene sono andate anche le escursioni all’Annunziata e alla Fortezza Pia, dove a a fine giornata sono state totalizzate 500 presenze.

Un ottimo numero di curiosi hanno voluto visitare ieri la sede del Fai, Palazzo Bazzani, approfittando del fatto che nella seconda giornata - cioè quella odierna - non sarebbe stato possibile farlo, sia la mostra dei disegni di Pier Sante Cicala in Pinacoteca, che ha potuto avvalersi anche di visite illustrate da parte dal direttore dei musei civici Stefano Papetti, solo a beneficio dei soci del Fai. Oggi, invece, sarà inserito nel programma della manifestazione un doppio interessantissimo itinerario, da effettuare alle porte di Ascoli: a Borgo di Paggese caratterizzato da gioielli quali la chiesa di San Lorenzo (1275), che vanta una parete in travertino realizzata dopo la distruzione della canonica per l’incendio appiccato dai Piemontesi nell’Ottocento e un’opera pittorica magnifica, rappresentata dal trittico attribuito a Pietro Alemanno, allievo del Crivelli, “Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Marco”. Inoltre, una tappa importante sarà, solo per oggi, anche quella relativa alla Chiesa della Madonna del Sole, fruibile dopo anni di interdizione a causa del sisma, che dopo una imponente campagna è diventato monumento adottato dal Fai. 

 

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Corriere Adriatico