Ascoli, Albertini ucciso in piazza La figlia: "Io avrei dato l'ergastolo"

Giovanni Albertini con la figlia
ASCOLI - «Mio padre era una persona buona e non meritava di finire così. Per questo motivo, la sentenza di ieri (giovedì, ndr) rappresenta più una...

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ASCOLI - «Mio padre era una persona buona e non meritava di finire così. Per questo motivo, la sentenza di ieri (giovedì, ndr) rappresenta più una vittoria per lui che per noi». Il giorno dopo il pronunciamento dei giudici della corte d’assise d’appello di Ancona che ha riformato in parte la sentenza di primo grado e ha ritenuto colpevole anche Giorgio Giobbi colpevole dell’omicidio di Giovanni Albertini, la figlia della vittima, Sofia, mostra tutta la sua soddisfazione. «Né io né i miei fratelli portiamo rancore per quanto accaduto, ma quello che ha fatto non ha alcuna giustificazione» continua la figlia del cinquantottenne ascolano che la notte del 17 febbraio di due anni fa morì nella sua abitazione di viale Marconi, a poche ore di distanza dalla violenta aggressione subita in piazza del Popolo da Giorgio Giobbi e dal collaboratore di giustizia Danilo Damiano Chirico. «La sentenza di prima grado aveva riconosciuto colpevole solo Chirico mentre Giobbi era stato condannato ad appena due anni - ricorda Sofia Albertini - e questa cosa non ci faceva dormire la notte. Per questo quando l’avvocato Gionni ci ha chiamato per informarci della sentenza d’appello, ci siamo sentiti soddisfatti. Anche se io, da figlia, gli avrei dato l’ergastolo». «Mio padre era una persona buona e quanto è accaduto a lui non si augura a nessuno, neppure al peggior nemico - dice la figlia che ha un pensiero proprio per Giobbi -. Anche lui è un padre di famiglia ed ora dovrà spiegare a suo quello che è accaduto. Fino ad ora, non ci ha mai chiesto scusa e neppure le pretendiamo ma ora questa sentenza per noi rappresenta una vittoria. E questo è stato possibile anche per l’impegno del nostro avvocato, Mauro Gionni, che ringraziamo per quanto ha fatto». 
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Corriere Adriatico