ASCOLI - Furti di opere d’arte, tredici persone sono finite sotto processo per una lunga serie di reati. Si è concluso il processo di primo grado che ha visto imputate...
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A vario titolo le tredici persone furono coinvolte nell’inchiesta e accusate di aver costituito ed organizzato, in modo stabile e duraturo, un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati.
Fra questi furti di oggetti d'arte che venivano poi consegnati a degli antiquari, pur conoscendone l'illecita provenienza, per la loro commercializzazione. I furti venivano compiuti in abitazioni ma soprattutto all'interno di luoghi di culto.
Azioni che venivano compiute mediante violenza sulle cose ossia con effrazioni di porte o finestre.
A casa di un collezionista di opere antiche vennero trafugati un mobiletto intarsiato del 1800 proveniente dall’Olanda, un comodino in noce Luigi XVI.
Inoltre due candelabri in oro, due quadri veneti bassaneschi del XVIII secolo, rappresentanti scena bucolica con donne, due quadri raffiguranti "Giovannetti" di scuola napoletana del XVIII secolo, altro dipinto di scuola napoletana e dipinto in olio su tela raffigurante Carlo d'Inghilterra.
Ssei dipinti raffiguranti paesaggi, mobile intarsiato dei primi del 900, poltrona tipo papale del XVIII secolo con fodera di colore rosso e bracciali in legno, furto che avvenne fra il 9 e l'11 setembre del 2006. Parte delle opere vennero successivamente rinvenute nell'abitazione di un ascolano cui vennero consegnate. Addirittura vennero ritrovate opere d'arte rubate in un'abitazione di Varese e in un paese del Veneto. Diverse opere di arte sacra furono rubate nella chiesa di San Michele Arcangelo nel comune di Città Sant'angelo in provincia di Pescara. Tutto ciò che i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico hanno recuperato è stato successivamente restituito ai legittimi proprietari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico