ASCOLI - I reati ipotizzati sono quelli di truffa aggravata, corruzione e abuso d'ufficio e coinvolgono tre persone: due dipendenti della Provincia di Ascoli ed un privato. Nei loro confronti è scattato un sequestro, da parte della Guardia di Finanza di Ascoli, di circa 13mila euro, ossia il "prezzo della corruzione". Già nel corso delle indagini, il funzionario pubblico è stato sospeso dallo stipendio e dalle funzioni dalla Provincia di Ascoli Piceno, mentre la dipendente è stata spostata ad altro incarico. Le fiamme Gialle hanno quantificato un danno erariale di 195mila euro.

A seguito di articolate attività di indagini dirette dalla Procura della Repubblica e svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza il sequestro preventivo di somme di denaro sui conti correnti di due dipendenti della Amministrazione Provinciale e di un privato per complessivi 13.000 euro, somme che si ritengono corrispondenti al “prezzo” del reato di corruzione, cioè al denaro offerto e ricevuto dai pubblici dipendenti per compiere atti di ufficio a vantaggio del privato e relativi al perfezionamento di forniture di beni e servizi da parte di una società in favore della Provincia.
Il sequestro preventivo è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari. Sono stati ipotizzati, oltre ai reati di corruzione, quelli di abuso di ufficio e truffa aggravata in relazione ai vari aspetti della vicenda, che ha visto coinvolti i due dipendenti pubblici e una società privata esterna.
Già nel corso delle indagini, il funzionario pubblico veniva sospeso dallo stipendio e dalle funzioni dalla Provincia di Ascoli Piceno, mentre la dipendente veniva spostata ad altro incarico.