Ascoli, scritte contro l'allenatore della Primavera, assolto tifoso

L'allenatore Di Mascio
ASCOLI - Aveva imbrattato muri ed edifici privati con più scritte, dodici per l’esattezza, che recavano frasi offensive nei confronti di Cetteo Di Mascio da quattro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASCOLI - Aveva imbrattato muri ed edifici privati con più scritte, dodici per l’esattezza, che recavano frasi offensive nei confronti di Cetteo Di Mascio da quattro anni allenatore della Primavera dell’Ascoli e coordinatore del settore giovanile. Il motivo che aveva spinto il tifoso a ciò era, presumibilmente, era una non identità di vedute sul comportamento che avrebbe tenuto il mister nei confronti di qualche giovane calciatore. È scattata la querela da parte di Di Mascio nei confronti dell’ignoto “imbrattatore” per i reati di deturpazione di pubblici esercizi, minacce e diffamazione. Quest’ultima accusa, però, è venuta a cadere in quanto l’allenatore delle giovanili bianconere ha deciso di rimettere la querela. Sono rimaste invece in piedi le altre due accuse per la quali ieri mattina il tifoso è stato giudicato. Al termine della sua arringa il pubblico ministero lo ha ritenuto colpevole dei reati a lui ascritti chiedendo che venisse condannato a sei mesi di reclusione. Il giudice, invece, lo ha assolto perché non è stato provato che fosse lui l’autore delle scritte contro il tecnico della Primavera bianconera
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico