Ascoli, scritte contro l'allenatore
della Primavera, assolto tifoso

L'allenatore Di Mascio
L'allenatore Di Mascio
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Martedì 20 Febbraio 2018, 12:21
ASCOLI - Aveva imbrattato muri ed edifici privati con più scritte, dodici per l’esattezza, che recavano frasi offensive nei confronti di Cetteo Di Mascio da quattro anni allenatore della Primavera dell’Ascoli e coordinatore del settore giovanile. Il motivo che aveva spinto il tifoso a ciò era, presumibilmente, era una non identità di vedute sul comportamento che avrebbe tenuto il mister nei confronti di qualche giovane calciatore. È scattata la querela da parte di Di Mascio nei confronti dell’ignoto “imbrattatore” per i reati di deturpazione di pubblici esercizi, minacce e diffamazione. Quest’ultima accusa, però, è venuta a cadere in quanto l’allenatore delle giovanili bianconere ha deciso di rimettere la querela. Sono rimaste invece in piedi le altre due accuse per la quali ieri mattina il tifoso è stato giudicato. Al termine della sua arringa il pubblico ministero lo ha ritenuto colpevole dei reati a lui ascritti chiedendo che venisse condannato a sei mesi di reclusione. Il giudice, invece, lo ha assolto perché non è stato provato che fosse lui l’autore delle scritte contro il tecnico della Primavera bianconera
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