OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Steward dello stadio Del Duca aggrediti durante le partire dell'Ascoli: emessi due Daspo nei confronti di un tiofo locale ed uno ospite (del Benevento).
In occasione dell’incontro di calcio tra le società Ascoli e Benevento del maggio scorso, un gruppo di tifosi della squadra ospite, giunto in ritardo allo stadio, opponeva resistenza al personale degli “steward”, al fine di eludere le operazioni di filtraggio ed accelerare le fasi d’ingresso. Nella circostanza un soggetto, dirigendosi verso lo steward che effettua la scansione con apposito palmare, lo colpiva al capo con il tamburo che trasportava, per permettere l’accesso a tutto il gruppo di tifosi.
Mette in vendita i cerchioni ma gli sfilano mille euro al bancomat: presi i truffatori
Il secondo episodio è avvenuto lo scorso 8 ottobre in occasione dell’incontro di calcio tra Ascoli e Modena. Al termine dell’incontro, un sostenitore locale forzava il cordone degli addetti alla sicurezza, e raggiungeva la barriera di delimitazione con i tifosi del Modena. Tale azione suscitava la reazione della tifoseria avversaria, che rispondeva alla provocazione avvicinandosi anch’essa alla recinzione creando così un grave pericolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il tifoso veniva subito raggiunto da uno steward, che riusciva ad afferrare tuttavia questo con l’uso della forza, riusciva a divincolarsi e a guadagnare la fuga, confondendosi con il resto del pubblico. A seguito delle indagini condotte dalla Polizia di Stato, con la collaborazione del locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica che procedeva all’estrapolazione delle immagini ricavate dalle registrazioni di video-sorveglianza del settore dello stadio, si risaliva all’autore del fatto, identificato come un giovane ascolano che è stato successivamente denuniato Piceno. A carico del soggetto veniva quindi emesso un Daspo della durata di 5 anni.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico