Museo diffuso antidegrado ad Ascoli. Le vetrine dei negozi chiusi diventano teche per le opere d'arte

I componenti dell’associazione ArteMista in azione a piazza del Popolo
ASCOLI - Oltre trenta artisti che vivono ed operano nel territorio diventano i paladini della rinascita del centro storico. È iniziato con esiti sorprendenti il progetto...

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ASCOLI - Oltre trenta artisti che vivono ed operano nel territorio diventano i paladini della rinascita del centro storico. È iniziato con esiti sorprendenti il progetto messo in campo dall’associazione ArteMista, varato in collaborazione con l’amministrazione comunale e la polizia municipale, volto a dare nuova vita alle vetrine e agli ingressi di costruzioni fatiscenti, un tempo sedi di negozi, bar e ristoranti ubicati nella parte più antica di Ascoli.  Dei 60 locali che fino a qualche giorno fa erano abbandonati, 12 sono già tornati a nuova vita, grazie all’opera di ripulitura di bacheche, vetrate e portoni da parte dei soci dell’associazione, che vi hanno poi esposto parte delle loro opere d’arte. Pitture, sculture e fotografie, negli ultimi giorni hanno preso il posto di angoli rimasti bui per troppo tempo, in seguito alla chiusura di attività commerciali per cause che vanno dai postumi del sisma a quelli del Covid, sino al caro-energia. A partire dall’ultimo weekend, i membri di Arte Mista-Artisti indipendenti, realtà presieduta da Antonello Pala e coordinata insieme con Lucio Alfonzi e Giulio Paci, si sono rimboccati le maniche e pulito alla perfezione pareti e vetrine di luoghi che erano diventati davvero indecorosi agli occhi dei visitatori: dal tempo, dall’incuria e dal vandalismo. Adesso, 12 postazioni che sino a poco fa apparivano desolate e che offrivano un’immagine poco edificante del cuore della città ora hanno nuovo appeal. 

Le prime luci

 

In via del Trivio, in piazza del Popolo e in corso Mazzini sono spuntate le prime luci di un processo che intende dare un nuovo volto al centro storico partendo proprio dall’allestimento e dall’utilizzo delle vetrine abbandonate. Un piccolo passo per realizzare l’attesa e necessaria riqualificazione del centro storico. «Siamo molto felici di far tornare decorosi scorci per troppo tempo abbandonati» afferma Paci, il fautore del progetto che intende anche offrire visibilità a tanti talentuosi artisti locali. «Si sta lavorando per convincere i titolari di attività dismesse e i proprietari degli immobili deteriorati ad aderire, affinché le facciate dei loro palazzi rinascano» prosegue Paci, evidenziando che la soddisfazione diventa enorme nel momento in cui si riesca a rivitalizzare costruzioni inagibili per il sisma. Dunque un’opera di risanamento importante, che unisce cultura, impegno sociale e creatività, con la finalità di rendere più accogliente il centro storico di Ascoli. Una rete di più competenze e risorse, che coinvolge anche il Coordinamento Antidegrado, da molti anni in prima linea su questi importanti tematiche legate al decoro urbano. 

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Corriere Adriatico