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ASCOLI - Il degrado della città può essere contrastato e sanato dall’arte e dalla cultura. L’associazione Artemista, in stretto collegamento con le istituzioni e le forze dell’ordine, sta mettendo a punto un ambizioso ma importante progetto volto a riqualificare il centro storico, mediante il ripristino delle decine di vetrine appartenenti ad edifici abbandonati.
Due sono gli obiettivi focalizzati dall’associazione ascolana, con un direttivo di attenti e appassionati artisti presieduto da Giulio Paci, al fine di migliorare luoghi da troppo tempo lasciati nell’incuria. Il primo scopo, che nasce dopo la progressiva chiusura di negozi del centro storico, le cui saracinesche si sono abbassate dopo le difficoltà legate al sisma, alla pandemia e alla recente grave crisi economica, è di abbellire gli ingressi di esercizi dismessi con opere d’arte, successivamente ad una attenta ripulitura.
Le Marguttiane
Impegno già dimostrato con le varie edizioni delle manifestazioni denominate “Marguttiane”, tra via delle Stelle e lungo Castellano. L’ idea, chiamata “Arte in vetrina”, si è sviluppata allo scopo di ovviare alla immagine negativa per la città, rappresentata da quel che resta di esercizi commerciali da tempo dismessi, i cui locali oggi versano in uno stato di decadenza. In merito alla necessità di ridare luce anche alle vetrine, sempre più polverose quando non invase da locandine e adesivi, ecco che i soci di Artemista stanno continuando a cercare i titolari di tali negozi chiusi e talvolta quasi dimenticati, che caratterizzano attualmente l’area del centro storico cittadino. Lo scopo è quello di poter impreziosire tali location vuote con tele, ceramiche e opere scultoree, dopo un accurato ripristino, per tornare a vivacizzare luoghi il cui decadimento è causato da una lunga serie di motivi, a partire dall’esodo dei residenti avvenuto negli ultimi anni.
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