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ACQUASANTA TERME - Dopo la festa in spiaggia con 180 invitati che ha scatenato un focolaio Covid a San Benedetto, un altro evento al quale hanno preso parte numerose persone è stato purtroppo rovinato dal Coronavirus.
Domenica scorsa nella frazione di Paggese di Acquasanta Terme si è svolto un matrimonio. Un invitato al matrimonio, asintomatico ma positivo, ha inevitabilmente contagiato altri partecipanti alle nozze che sono venuti a contatto con lui durante la cerimonia e il pranzo nuziale che si è svolto in un ristorante della vallata del Tronto. E purtroppo fra i positivi c’è anche un bimbo di un anno. Ha subito accusato febbre alta e per precauzione è stato disposto il suo trasferimento al Salesi di Ancona dove per fortuna le sue condizioni sono stazionarie ed è tenuto sotto stretta osservazione dai medici dorici. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha disposto la chiusura per la sanificazione dell’asilo frequentato dal piccolo.
Il focolaio
«Per ora i positivi al Covid sono solamente quattro ma aspettiamo l’esito dei tamponi per tutti gli invitati e lunedì mattina avremo un quadro più completo - afferma Claudio Angelini, primario del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 - Per precauzione una sessantina di invitati è stata messa in quarantena in attesa degli esami di laboratorio.
La comitiva
L’altra sera, invece, una comitiva di studenti ascolani che doveva recarsi a Malta per una vacanza studio è stata bloccata in extremis dopo l’arrivo di una lettera dell’ambasciata. A Malta, infatti, sono già bloccati circa 70 studenti di tutta Italia che si sono infettati e dai college sono stati trasferiti nei Covid Hotel per evitare che il virus si propagasse ulteriormente nei villaggi studenteschi. «A differenza dell’Italia - spiega ancora il primario del Sisp, Angelini - le regole sull’isolamento sono diverse». In Italia, infatti, se si è positivi al ventunesimo giorno può comunque cessare l’isolamento perchè si ritiene che la carica virale sia oramai bassa. Al contrario a Malta si può uscire di casa solo quando il doppio tampone è negativo. Quindi non è escluso che la quarantena per alcuni di loro possa proseguire ulteriormente.
Il blocco
Nel frattempo settanta ragazzi proveniente dalla Penisola sono bloccati nelle stanze di un hotel a Malta. La loro vacanza studio nella suggestiva location mediterranea si è trasformata in un incubo per il Covid. Ventuno di loro sarebbero sintomatici già riscontrati. Isolati nelle stanze dell’hotel, senza le necessarie profilassi e cure. A lanciare l’allarme, raccolto dall’avvocato Eric Grimaldi, presidente del comitato «Cura Domiciliare Covid19», è stata una mamma di una ragazza di Portici che chiede che venga fornita assistenza ai giovani. Da vacanza ad incubo I ragazzi si sono recati in vacanza a Malta grazie a una sovvenzione parziale dell’Inps e tramite un’agenzia di Ascoli. Qui purtroppo si sono imbattuti con il Covid. L’agenzia si è subito mossa per cercare di alleviare le condizioni di disagio degli studenti e le preoccupazioni comprensibili dei genitori. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico