JESI - Ha lottato per sei giorni, nel reparto di Rianimazione, poi improvvisamente si è arreso. Claudio Ceccarelli, 62 anni, commercialista e socio insieme ai fratelli...
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Claudio non andava mai alla Fort, ne curava magari gli aspetti fiscali nel suo studio di viale della Vittoria, al resto pensavano bene i suoi fratelli. Ma quel giorno maledetto sì. Eccezionalmente, perché la copertura del tetto era stata divelta e danneggiata dal forte vento dei giorni prima. La sua era una delle aziende più lesionate, sia per le infiltrazioni d’acqua che per i danni del vento, la produzione aveva subito disagi. Così ha deciso di andare a dare una mano ai fratelli e ai dipendenti, per accelerare la ripresa del lavoro. Era salito sul tetto, per cercare di ripristinare la copertura laddove il vento ne aveva provocato in parte lo scoperchiamento. Improvvisamente però, Claudio ha perso l’equilibrio ed è precipitato. Ha fatto un volo di circa 6 metri cadendo rovinosamente all’interno del capannone. Sembra che sia caduto battendo la testa e il torace.
Un dramma avvenuto sotto gli occhi dei dipendenti che hanno subito lanciato l’allarme al 118, facendo scattare i soccorsi. Trasferito in eliambulanza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette con un codice rosso di massima gravità, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Nella caduta aveva riportato diversi politraumi e fratture gravissimi, tanto che fin da subito i medici si erano riservati la prognosi. Ha lottato nel reparto di Rianimazione, sorretto dalle preghiere e dalle speranze di quanti lo amavano e gli volevano bene, ma purtroppo ieri la guerra è finita. Il cuore di Claudio ha smesso di battere. Nei prossimi giorni saranno celebrati i funerali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico