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ANCONA L’indotto dei grandi live movimenta la città. Hotel pieni tra il primo vero weekend d’estate e lo spettacolo di Vasco che ha portato ad Ancona fan da tutta Italia. La maggior parte si è fermata una sola notte, quella di domenica per la toccata e fuga in concomitanza dello show. Ma qualcuno ha prenotato per l’intero fine settimana, approfittando di scoprire meglio la città e fare una puntata verso il mare.
La ricaduta
«Un evento come quello di ieri, e tutti i grandi eventi fanno sempre bene alla città e alle sue attività - commenta Guido Guidi, che ha avuto anche il privilegio di ospitare il Komandante nella suite del SeeBay a Portonovo - attira tante persone diverse, di tutte le età, creando un indotto molto significativo». Anche bar e ristoranti ne hanno giovato. Ma in questo periodo «capita spesso che rimangano camere invendute - prosegue Guidi - specie per gli hotel cittadini dove la domenica è un giorno buco. Mentre con un evento del genere l’hotellerie anconetana ha avuto sicuramente una ricaduta positiva».
Il mordi e fuggi
La stragrande maggioranza ha optato per una notte e via, quella di domenica. «Ma tra i miei ospiti ho avuto anche chi ha abbinato il sabato alla serata del concerto - afferma Michele Bernetti, titolare del Grand Hotel Palace - così da trascorrere un intero fine settimana in città e godersi le bellezze del posto, soprattutto il mare».
La pianificazione
Ma la questione dell’identità cittadina resta centrale per la pianificazione. «Solamente va capita e definita quale debba essere questa identità - aggiunge Bernetti - altrimenti temo che questo tipo di eventi restino troppo diluiti nell’arco dell’anno e, al di là della ricaduta immediata, vengano archiviati e dimenticati». Battere il ferro finché è caldo. «Credo che la politica debba confrontarsi con gli imprenditori - prosegue Bernetti - per formulare una strategia condivisa volta ad accrescere l’appeal e l’attrattiva in città».
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Corriere Adriatico