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ANCONA - Nessun crollo ma danni diffusi che, in alcuni casi, hanno reso scuole e abitazioni private inagibili. Se a Pesaro le richieste di sopralluogo sono state 250, ad Ancona hanno toccato quota 1.350. Dopo il terremoto che nella mattina del 9 novembre ha investito le Marche sono attualmente 17 gli sfollati che hanno trascorso la notte al PalaIndoor di Ancona. Erano stati evacuati dalle loro abitazioni rimaste danneggiate dalle scosse. A breve dovrebbero trasferirsi in una rete di alberghi e bed & breakfast.
Lo sciame sismico continua
Nelle Marche continuamente piegate dalla cronaca (dall'alluvione ai femminicidi) continua intanto lo sciame sismico: nove le scosse con magnitudo superiore a 2 registrate dall'ora di pranzo a quella di cena. La più forte di 2.7 nella costa pesarese a soli 5 km di profondità. Nel pomeriggio di oggi si sono registrate anche le due scosse più vicine alla superficie tra quelle annotate dal 9 novembre ad oggi: 2.1 alle 19.46 ad appena 3 Km di profondità e 2.5 alle 12.07 (sempre a 3 Km).
Scuole riaperte: ecco chi resta ancora chiusa
Ad Ancona hanno riaperto il 90% delle scuole.
Ricci scrive al premier Giorgia Meloni e al governatore Acquaroli
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha inviato una lettera al premier Giorgia Meloni e al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli per richiedere lo stato di emergenza e fondi da destinare alla città di Pesaro. «Facciamo squadra, favoriamo insieme per ottenere le risorse necessarie per far fronte ai danni che la città ha subito, sia nel pubblico che nel privato. C'è grande determinazione e attenzione nel gestire questa fase, non abbassiamo il tono perché non dobbiamo far cadere nel dimenticatoio quello che è successo».
I controlli dei vigili del fuoco
Anche oggi i Vigili del fuoco hanno eseguito numerosi sopralluoghi e verifiche di stabilità sugli edifici: da inizio emergenza sono 1.150 gli interventi effettuati nelle provincie di Ancona e Pesaro Urbino. Oggi non sono state rilevate particolari criticità sugli edifici ispezionati (nella foto l’intervento svolto nel pomeriggio in via Fiorini ad Ancona). Complessivamente i sopralluoghi tecnici e le verifiche di stabilità sono stati 512 ad Ancona e 391 a Pesaro Urbino. Il resto in provincia. Solo 40 sono state giudicate di grave entità da parte dei tecnici del Corpo nazionale, esperti nella valutazione di dissesti statici. Nel dettaglio sono stati 31 gli interventi svolti oggi ad Ancona (nella foto un sopralluogo effettuato a Corinaldo, nel campanile della Chiesa di Sant’Anna).
Corriere Adriatico