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ANCONA - Più passano i giorni, più si susseguono i sopralluoghi dei vigili del fuoco e più famiglie vengono sfollate. Ieri è toccato a 9 inquilini di un palazzo di via Ascoli Piceno, giudicato inagibile, dopo le 7 sgomberate sabato da via del Castellano e 8 da via Collodi. Ormai sono quasi un centinaio gli sfollati, molti dei quali hanno trovato autonoma sistemazione, altri si sono rivolti al centro d’assistenza del Palaindoor. Nel frattempo, sono stati riaperti tutti i cimiteri. Solo ad Ancona il numero degli sfollati è salito a 102.
Le verifiche
Gli amministratori condominiali sono sommersi dalle richieste di verifica delle condizioni degli stabili.
Molti chiedono se sia stata stipulata preventivamente una polizza sui danni da terremoto. «Non ce l’ha quasi nessuno perché ha un costo elevato - spiega Simona Bastari -, in media stiamo sui 1.500-2mila euro per un condominio di 20 unità immobiliari». E visto il numero elevato di richieste di intervento, e l’impossibilità da parte dei vigili del fuoco di interessarsi tempestivamente alla pioggia di domande, gli amministratori sono costretti a rivolgersi a tecnici privati: «Sono ingegneri che collaborano con la protezione civile e si occupano di redigere dei report dopo approfonditi sopralluoghi - spiega Ciammitti - il tutto per un costo qualche centinaia di euro».
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Corriere Adriatico