OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - «L’amore non uccide, non perseguita, non ricatta e non fa paura». Per offrire un ulteriore strumento di sostegno alle donne vittime della violenza maschile, l’associazione Donne e Giustizia, legalmente rappresentata dall’avvocata Roberta Montenovo, ha attivato sul territorio della provincia di Ancona dal 1984 e che gestisce il Centro Antiviolenza di Ancona dal 2008, ha stipulato un protocollo d’intesa con l’associazione “Ragazzi in rete”.
La collaborazione
L’associazione “Ragazzi in rete” è attiva sul territorio dal 2015 al fine di offrire sostegno a tutti coloro che sono vittima di stalking, bullismo, cyberbullismo, truffe internet, pedopornografia, pedofilia informatica e femminicidio. L’associazione è diretta da Luca Russo, analista forense esperto in Criminologia e tecniche investigative avanzate, impiegato su vari incarichi nell’ambito di indagini informatiche per conto di diverse Procure d’Italia.
Luca Russo ha trattato innumerevoli casi di femminicidio come quello di Rossella Goffo, Pamela Mastropietro, Rosina Carsetti, Renata Rapposelli e moltissimi casi di bullismo e cyberbullismo.
Il metodo
Grazie proprio alla sua esperienza professionale, nel 2015 ha fondato “Ragazzi in rete”, e proprio tramite l’associazione ha incontrato ad oggi oltre 10.000 ragazzi di tutta Italia e continua ogni anno a sensibilizzare i giovani e le fasce deboli alla corretta direzione da intraprendere, nell’ambito dell’acquisizione della prova digitale, al fine di denunciare la violenza psicologica e fisica e preservare ogni elemento probatorio. Un passaggio importante perchè consente di cristallizzare il momento in cui avviene il presunto reato, utilizzando messaggi, social e altri strumenti digitali.
Grazie all’accordo verrà creato un numero verde che le operatrici di Donne e Giustizia potranno fornire alle donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza, qualora fossero vittime di soprusi anche attraverso strumenti informatici.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico