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SIROLO - Con le Marche in zona bianca e la fine delle limitazioni orarie agli spostamenti, a Sirolo scatta il coprifuoco per i cocktail-bar del centro storico. Dopo l’esperimento della scorsa estate, da ieri è tornata in vigore l’ordinanza sindacale che regolamenta gli orari di apertura e chiusura delle attività e le modalità di somministrazione di alimenti e bevande.
Il provvedimento riguarda tutti gli esercizi del settore alimentare o misto e le attività artigianali di produzione e vendita di prodotti di gastronomia pronti per il consumo che si trovano in via Giulietti e all’interno della cinta muraria da piazza Vittorio Veneto a piazza Enriquez.
In sintesi: è vietato servire cibo e bevande dopo le 2 di notte, effettuare il riordino e la pulizia dei locali oltre le 3, nonché vendere ai fini dell’asporto alcolici di qualsiasi gradazione dall’una alle 7.
Nel testo di otto pagine viene stabilito anche l’orario di apertura dei locali di vendita e relativi laboratori, consentita solo dalle 6 del mattino, mentre entro le 3 di notte dovranno essere spente le luci ed abbassate le saracinesche. Il tutto, viene precisato, «limitando il più possibile i rumori, in modo da arrecare il minor disturbo possibile ai residenti e ai turisti degli immobili circostanti».
Titolari, gestori e responsabili degli esercizi commerciali dovranno inoltre provvedere alla «rimozione giornaliera di rifiuti o materiali, anche non derivanti dalla loro attività, abbandonati nelle immediate vicinanze» entro la chiusura. La decisione del primo cittadino, entrata in vigore in via sperimentale lo scorso anno ma già parte integrante del programma elettorale, arriva dopo la pioggia di esposti che negli ultimi anni ha caratterizzato il continuo braccio di ferro fra amministrazione comunale, baristi e diversi residenti costituitisi in comitato.
Un aspetto che Moschella ha evidenziato nelle premesse dalle quali è scaturito il decreto sindacale: «Da decenni la zona del centro storico, luogo di ritrovo e di aggregazione della cittadinanza, dei visitatori e dei turisti, ha visto accrescere fortemente la presenza di persone che frequentano a notte fonda i bar, determinando vociare e schiamazzi molesti nelle ore serali e notturne e quindi, una situazione di compromissione della qualità urbana, in termini di garanzia della quiete pubblica e del riposo notturno» con «episodi di inciviltà e degrado» e «richieste di intervento pervenute alle forze di polizia».
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Corriere Adriatico