SENIGALLIA - Una lunga scia di fuoco divampò nelle campagne senigalliesi tra il 2011 e il 2014. Fiamme alte decine di metri devastarono a più riprese fabbricati...
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Assistiti dall’avvocato Domenico Liso, compariranno in aula il prossimo 10 novembre i due presunti piromani che avrebbero appiccato il fuoco 9 volte tra Senigallia, Marzocca, Marotta e Mondolfo, spingendosi fino a San Costanzo e Cingoli. Armati di diavolina e accendini, avrebbero procurato danni complessivi per oltre un milione di euro a 9 titolari di aziende agricole.
Ritorsioni belle e buone, secondo i carabinieri di Senigallia che indagano, confermate da testimoni e intercettazioni telefoniche. Appiccavano il fuoco non solo per danneggiare la concorrenza, ma anche per evitare di saldare debiti, tant’è in tre casi sono accusati di estorsione. E in una circostanza avrebbero nascosto la loro identità, presentandosi con false generalità, per evitare di pagare somme dovute o per convincere un fornitore a lavorare per conto loro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico