«Chiuso per rincaro energetico inconcepibile»: il cartello sulla porta del ristorante Magini a Senigallia

«Chiuso per rincaro energetico inconcepibile»: il cartello sulla porta del ristorante Magini a Senigallia
SENIGALLIA - «Chiuso per rincaro energetico inconcepibile». Recita così un cartello affisso fuori dal ristorante Magini Food&Drink di via Gherardi a...

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SENIGALLIA - «Chiuso per rincaro energetico inconcepibile». Recita così un cartello affisso fuori dal ristorante Magini Food&Drink di via Gherardi a Senigallia. Prosegue poi indicando la chiusura dal 3 ottobre, seguita da puntini di sospensione che stanno ad indicare un clima di totale incertezza. «Non sappiamo se sarà una chiusura definitiva o se riapriremo – spiegano dalla steakhouse del centro storico – stiamo valutando e ragionando anche sulla rosticceria. Nel ristorante la bolletta della corrente elettrica è passata da 890 a circa 5mila euro. Nella rosticceria i costi sono più contenuti ma comunque esorbitanti. Non possiamo aumentare i prezzi a dismisura per far rientrare i costi. Dobbiamo raggruppare le idee e poi prendere una decisione».

Il ristorante Magini: «Chiuso per rincaro energetico inconcepibile»

Una chiusura di riflessione insomma. Magini Food&Drink è la prima vittima, seppure provvisoria, del caro bollette. Nessuna attività aveva finora chiuso. Qualcuno tra gli stagionali aveva solo anticipato e c’è chi sta ragionando sulla possibilità di tenere aperto nel fine settimana. Certamente un problema che tutti hanno e che in qualche modo, in attesa che dal Governo arrivino segnali, deve gestire. Gli affari vanno bene per il ristorante molto in voga, aperto nel 2016, talmente tanto che nella vicina piazza Simoncelli ha aperto anche la rosticceria Magini Food&Drink. Per quanto possano andare bene è difficile far quadrare i conti con bollette del genere. Il clima di grande incertezza in città è doppio perché ci sono anche ristoratori che stanno valutando se valga la pena riaprire essendo zone alluvionate. Tanti i rischi di impresa di cui devono tenere conto.


 

 

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Corriere Adriatico