«Mi avete venduto del pesce contaminato». Paura al supermercato del Piano, 60enne esagitato fermato dalla polizia. Poi, arrivano i sanitari

«Mi avete venduto del pesce contaminato». Paura al supermercato del Piano
ANCONA - Nel pomeriggio di ieri gli uomini della Questura di Ancona sono intervenuti in un Supermercato in zona Piano per una segnalazione di persona all'interno del...

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ANCONA - Nel pomeriggio di ieri gli uomini della Questura di Ancona sono intervenuti in un Supermercato in zona Piano per una segnalazione di persona all'interno del negozio in stato di agitazione. Giunti sul posto scoprivano che qualche minuto prima era entrato all'interno del supermercato un uomo di circa 60 anni che, appena varcato l'ingresso, incurante dei clienti presenti in quel momento, iniziava ad urlare e ad inveire contro il personale addetto del supermercato poichè certo di essere stato contaminato da cibo avariato a suo dire venduto dal negozio ed, in particolare, del pesce.

L'agitazione

L'uomo, in stato di agitazione, non riusciva ad essere avvicinato da nessuno dei dipendenti perchè si diceva pronto ad arrivare alle vie di fatto se qualcuno si fosse avvicinato. Così si piantava davanti il bancone del pesce. Gli operatori di Polizia rintracciavano immediatamente l'uomo descritto e provvedevano a calmarlo, rendendosi conto che versava in uno stato psicofisico alterato probabilmente dall'assunzione di sostanze alcoliche, stante l'impossibilità di riuscire a formulare frasi di senso compiuto, l'alito vinoso e l'instabile equilibrio. Gli operatori nel frattempo apprendevano inoltre che l'uomo non era mai stato visto entrare prima nel negozio.

Il convicimento


Dopo una lunga opera di convincimento gli uomini della Polizia di Stato riuscivano a far calmare l'uomo e a scortarlo all'esterno del supermercato. Qui richiedevano l'ausilio di personale sanitario che, poco dopo, giungeva e lo trasportava all'pspedale per le cure mediche del caso. L'uomo, alla vista del personale sanitario, chiedeva di essere visitato in quanto certo di essere stato contaminato dal pesce che diceva di aver ingerito, senza avere alcuna prova di quanto sostenuto.

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Corriere Adriatico