Vende uno scooter, rischia di essere truffato: imprenditore nel mirino di un finto direttore di banca

Vende uno scooter, rischia di essere truffato: imprenditore nel mirino di un finto direttore di banca
OSIMO -  La fantasia dei truffatori è infinita e gli anziani, spesso in solitudine, sono le vittime predilette. La nuova generazione di ciarlatani non disdegna la...

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OSIMO -  La fantasia dei truffatori è infinita e gli anziani, spesso in solitudine, sono le vittime predilette. La nuova generazione di ciarlatani non disdegna la rete, nelle cui maglie finiscono anche i più giovani. Per poco non è successo al titolare di una conosciutissima azienda di Osimo.

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L’imprenditore, qualche giorno fa, ha messo in vendita il suo vecchio scooter su un noto portale di compravendita fra privati, alla cifra di circa quattromila euro. A distanza di pochi minuti dalla pubblicazione dell’annuncio è stato contattato telefonicamente da un uomo dalla voce distinta che, dopo essersi presentato come direttore di banca, diceva di essere molto interessato all’acquisto e suggeriva un modo “pratico e sicuro” per concludere subito l’affare. L’imprenditore avrebbe dovuto recarsi nello sportello bancomat di una delle filiali dello stesso istituto bancario per il quale affermava di lavorare, inserire la sua carta abilitata al circuito Pago Bancomat e digitare un codice che gli avrebbe permesso di “ottenere la ricarica” corrispondente al prezzo di vendita pattuito. 


L’indomani il sedicente acquirente, che conosceva alla perfezione la sequenza di schermate allo sportello automatico, tanto da guidarlo nei vari passaggi dell’operazione dall’altro capo del telefono, avrebbe inviato qualcuno di sua fiducia a ritirare il motociclo. Una spia rossa si è però accesa nella mente dell’imprenditore facendolo desistere dal portare a termine la procedura pochi istanti prima di digitare l’ultima sequenza numerica fornitagli dal falso bancario: quella che, in realtà, avrebbe consentito al truffatore di entrare in possesso di almeno una parte della cifra in palio. Contattando il proprio consulente di fiducia, ha poi scoperto di non essere stato il solo correntista della zona ad aver subito un tentativo analogo di raggiro. 

 

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Corriere Adriatico