OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
OSIMO - Ritorna la storica sede dell’Avis, riparte il servizio ambulatoriale di Diabetologia, arriva una nuova Tac, ma dell’ampliamento del Pronto soccorso non si hanno notizie e il timore è che non se ne faccia più nulla. Due anni fa vennero stanziati 270mila euro dal commissario per la gestione della pandemia, allora Domenico Arcuri, per trasferire il Pronto soccorso del Ss. Benvenuto e Rocco dagli attuali spazi a quelli del laboratorio analisi dove ci sarebbero stati due accessi diversificati per sospetti Covid e pazienti senza sintomi.
Al di là dell’emergenza pandemica ormai superata, quei soldi sarebbero stati comunque preziosi per realizzare un Pronto soccorso più moderno e ampliato, con maggiori servizi igienici e sale, compresa la camera calda per barellati. I lavori sono però slittati più volte. Prima perché la ditta incaricata dalla struttura commissariale era già impegnata in altri cantieri su strutture sanitarie di Ancona, compreso l’Inrca della Montagnola.
L'Avis torna a casa
Le notizie positive giungono, invece, oltre che dalla nuova Tac per la Radiologia, anche dall’Avis, che dopo anni di attesa tornerà nella sua storica sede di via Matteotti, in un locale sul retro dell’ospedale. Un evento che sarà celebrato sabato prossimo con il taglio del nastro dei lavori di adeguamento svolti dall’Inrca per ospitare di nuovo l’Avis osimana. Infine, la ripartenza del servizio di Diabetologia che si era dimezzato nei mesi scorsi e per il quale i tre gruppi Facebook pubblici di Osimo si erano mobilitati appellandosi a Regione ed Inrca. Gli stessi tre gruppi hanno rivelato nei giorni scorsi che «l’ambulatorio è tornato attivo il lunedì e il giovedì, anche se con alcuni mesi di ritardo», tuttavia «non sappiamo se chi venne dirottato ad Ancona ha ricevuto nuovo appuntamento su Osimo, quindi chiediamo spiegazioni alla struttura del perché non sia possibile ottenere un nuovo appuntamento». Alcune testimonianze sui social rivelano infatti che i pazienti insulino-dipendenti vengono dirottati all’Inrca di Ancona, mentre i diabetici meno gravi restano seguiti dai medici a Osimo.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico