OSIMO - È stato ritrovato a circa 150 metri dal luogo del delitto, sul lato destro della strada Chiaravallese, il grosso coltello da cucina con l'impugnatura di...
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Era in stato semiconfusionale, ha tentato di descrivere una finta rapina ad opera di quattro sconosciuti, ma nel corso del lungo interrogatorio notturno nella caserma dell'Arma a Osimo, che si è concluso attorno alle 5 del mattino, si è più volte contraddetto. Non ha tuttavia confessato. Il corpo di Pinciaroli presenta ferite al torace e alla gola (queste le lesioni più importanti): l'autopsia che il pm sta per disporre dirà quali sono stati i fendenti mortali. Il pm Marco Pucilli, che ha brevemente incontrato la stampa in procura ad Ancona insieme al procuratore capo Elisabetta Melotti, ha disposto la convalida del fermo a carico del giovane: al momento l'ipotesi di reato è omicidio volontario, senza premeditazione.
Ancora da mettere a fuoco i motivi dell'assassinio: finora non sarebbero emersi elementi di forte contrasto fra il medico e il suo collaboratore, che lo stava accompagnando a un appuntamento di lavoro in un maneggio di Polverigi. Nonostante i tentativi di depistaggio, le indagini sul campo condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Osimo e del Reparto investigativo di Ancona hanno presto smantellato il racconto di Andreucci, e il caso è stato chiuso in meno di 24 ore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico