OSIMO - Dopo il tossicodipendente salvato per un soffio dall’overdose e i pusher arrestati, in zona Foro Boario ci sarebbe anche un masturbatore. Ieri mattina una residente...
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Tuttavia, quando i militari della stazione di Osimo sono arrivati sul posto di quel giovane non c’era più traccia. I carabinieri dovranno ora accertare l’attendibilità della segnalazione. In caso affermativo, i militari devono capire se il luogo sia stata una scelta casuale oppure se ci sia un inquietante collegamento con la presenza del parco giochi e della scuola del Foro Boario, quindi dei bambini. Nel frattempo riesplode il dibattito su quell’angolo storico scivolato nel degrado.
Dopo l’overdose di due settimane fa, con conseguenti arresti per droga, il sindaco Simone Pugnaloni aveva proposto di installare delle vetrate per chiudere il loggiato e metterlo al riparo dai balordi. Un’idea per trasformare un luogo storico, alle porte del centro, in un circolo polivalente, una ludoteca. Tuttavia al momento non c’è alcun progetto sulla carta e dunque il dibattito si può solo incentrare sulla sicurezza da garantire alla zona, specie per la frequentazione promiscua di bimbi, nell’area giochi e nella scuola materna, e di tossici, come dimostrarono le siringhe trovate nel parco in passato. L’assessore alla polizia locale Federica Gatto ha spiegato, ieri, che sia al Foro Boario sia in Largo Trieste non ci sono spycam della videosorveglianza pubblica perché «ci sono problemi con il ponte radio», ma non esclude «una valutazione tecnica approfondita per l’installazione di telecamere».
In attesa di capire se in futuro arriveranno spycam a sorvegliare il Foro Boario, la Gatto assicura che «si valuterà il posizionamento delle telecamere mobili che funzionano in modalità wi-fi. Ne abbiamo due a disposizione: le piazziamo a turno in angoli diversi di Osimo e delle frazioni, a seconda delle segnalazioni dei cittadini e delle forze dell’ordine». Si tratta di spycam che possono essere installate ovunque perché hanno una memoria interna e non hanno bisogno del collegamento radio. In particolare queste telecamere mobili sono state piazzate «per individuare abbandono di rifiuti e - spiega Gatto - per il controllo in zone dove si sono verificati danneggiamenti all’arredo urbano e stradale».
I risultati sono ritenuti soddisfacenti dall’assessore alla sicurezza perché «non si sono più verificati in quelle zone abbandono di rifiuti e la segnaletica stradale non ha più subito danni». L’utilizzo è condiviso con Astea poiché l’acquisto, due anni fa, fu congiunto, proprio per intervenire in maniera puntuale in quelle zone non raggiungibili per problemi di collegamento radio e quindi dove è molto difficile installare spycam fisse di videosorveglianza. Come appunto il Foro Boario, dove la Gatto assicura che «si interviene per ora con il pattugliamento, non solo della polizia locale ma anche delle altre forze dell’ordine che coordinano la sicurezza della città». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico