OSIMO - Sulle note della sua musica e le più grandi sue passioni, chitarra e skateboard, adagiate accanto al feretro. Così se ne è andato nel suo ultimo...
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La funzione non è stata tradizionale, senza omelia ma con tante letture. A guidarla don Andrea Cesarini mentre il parroco del San Carlo ha messo a disposizione i volontari che all’ingresso hanno garantito il rispetto del protocollo anti-Covid. Decine di persone rimaste fuori nonostante il maltempo per portare un ultimo saluto a Nisba, come anche lui si faceva chiamare dagli amici. Non dal fratello Francesco, che leggendo un ricordo gli si è rivolto con il nome usato in famiglia, un semplice Manu, che ha lasciato un vuoto incolmabile. La zia Anna Maria ha letto un messaggio toccante, così come i compagni della band The Livermores: «Era un ragazzo speciale, solare, che riusciva sempre a dare la carica a tutti. Abbiamo ricevuto tanti messaggi di affetto da tutta Italia e anche da fuori confine, perché ovunque si esibiva era un successo» hanno detto gli amici. Il Comune di Camerano ha inviato un messaggio per evidenziare l’importanza e la bravura di Emanuele nel suo lavoro di assistente scolastico alla media Pellico tramite la cooperativa Cooss. Dopo la lettura di un passo del Vangelo e dei ricordi di parenti, amici e cooperativa, il feretro è stato accompagnato fuori. Sullo sfondo la musica dei The Livermores e la voce di Nisba che ha fatto emozionare tutti. Con la sua chitarra e lo skate che usava all’Ignopark della Vescovara ad accompagnarlo nell’ultimo prematuro viaggio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico