OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
OSIMO - Un 30enne che precipita dalle mura di via Cinque Torri e una rissa sfiorata tra una baby gang e un residente spazientito dai rumori molesti sotto casa. E’ stata una nottata da dimenticare quella tra sabato e domenica in centro storico. Poco prima di mezzanotte è scattato l’allarme quando alcuni passanti hanno avvertito dei lamenti provenire da sotto le mura di via Cinque Torri, all’altezza delle scale mobili che portano al Tiramisù. Un 30enne di origini straniere ma da tempo residente a Osimo era precipitato da una altezza di circa 6 metri, finendo sopra una tettoria che ne ha attutito il contraccolpo evitando probabilmente un esito peggiore.
Il giovane è stato ritrovato dal 118 e da una pattuglia della polizia di Stato del vicino commissariato di piazza Marconi già privo di sensi sopra la tettoia di un giardino privato adiacente alle scale mobili. Per raggiungerlo e soccorrerlo hanno dovuto far intervenire una squadra dei vigili del fuoco da San Sabino per tagliare la recinzione perimetrale.
Poco distante, nei vicoli di corso Mazzini sul lato del teatro La Nuova Fenice, a neanche 200 metri dalle scale mobili, si è invece sfiorata una rissa tra alcuni ragazzi e un residente spazientito per i rumori molesti che non lo facevano dormire. Non è la prima volta che era costretto a chiedere ai giovani di limitarsi, ma questi gli hanno risposto in malo modo, insultando e minacciandolo. L’uomo è sceso in strada per affrontarli, sfiorando la colluttazione e trovando una ragazzina quasi in coma etilico. Sono mesi, anche durante il lockdown, che i residenti lamentano situazioni di degrado in alcuni vicoli, soprattutto nella zona sud del centro storico, dietro piazza Dante e piazza Marconi.
«Ci sono ragazzi di 15-17 anni ma a volte anche maggiorenni che fanno bisboccia, si ubriacano, urlano fino anche alle 2-3 di notte, e ogni volta che chiediamo di portare rispetto iniziano a insultarci e fare dispetti, anche pesanti» ha raccontato ieri un residente. Capita spesso che la baby gang si apparti nei vicoli più bui, dove non ci sono spycam, per fumare, fare sesso e anche urinare e defecare davanti ai portoni. «Una anziana esasperata –continua l’uomo- dopo aver chiesto invano ai ragazzi di contenersi ha gettato loro dell’acqua e di tutta risposta si è vista lanciare in camera, sul letto, i mozziconi di sigaretta col rischio d’incendio». Una residente di piazza Dante ha invece segnalato che un fuoco d’artificio sparato da alcuni adolescenti è finito ieri in piena notte nel cortile del palazzo.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico