In lacrime per Sergio Greganti, storico dipendente comunale con la passione per la poesia: aveva 74 anni

Sergio Greganti aveva 74 anni
MONTEMARCIANO  - E’ morto Sergio Greganti, storico dipendente comunale con la passione della poesia. Aveva 74 anni. Colonna portante del Comune, ha diretto fino alla...

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MONTEMARCIANO  - E’ morto Sergio Greganti, storico dipendente comunale con la passione della poesia. Aveva 74 anni. Colonna portante del Comune, ha diretto fino alla pensione il settore degli affari istituzionali e generali. Oltre alla qualifica di capo settore, era stato anchevicesegretario generale e direttore del giornalino “Montemarciano” organo di comunicazione dell’amministrazione comunale. A darne la notizia ieri è stato uno dei figli.

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«In pochi sapevano che stava affrontando una prova terribile – le parole di Giacomo Greganti -. L’ha fatto con grande dignità e tanto coraggio. E ora che ha spiccato l’ultimo volo, si libra altissimo sopra di noi. E da dove continuerà a proteggerci e a volerci bene. Il dolore per la perdita è per tutta la nostra famiglia immenso ma per me molto più grande è l’orgoglio per il privilegio di averlo potuto chiamare per oltre cinquant’anni babbo». Sergio Greganti lascia la moglie Vittoria, a cui era legato da oltre 50 anni di matrimonio, e i figli Giacomo, Gianluca ed Elisabetta. Determinante il suo supporto per la pubblicazione di due libri sulla storia locale e, dopo essere andato in pensione, pubblicava spesso sul gruppo Facebook “Sei di montemarciano se..” delle poesie in dialetto che lui stesso componeva. Per tutti era davvero un piacere leggerle.

«Sergio è stato senza dubbio una colonna portante dell’amministrazione comunale – lo ricordano dalla lista civica Progetto Montemarciano –, persona di fiducia dei sindaci che si sono succeduti ma senza dubbio persona molto apprezzata anche dall’opposizione perché sapeva svolgere il suo ruolo in modo impeccabile». Anche gli ex colleghi l’hanno ricordato. «Un dolore immenso per un amico speciale – scrive una di loro –, un mare di ricordi fatti di tante risate. E’ stato un po’ come un fratello maggiore, protettivo e sempre sincero». Un altro aggiunge «E’ andato via il pilastro del Comune, amato da tutti. Sapeva sempre aiutarti in ogni occasione. Persona intelligente e brava». 

 

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Corriere Adriatico