Sos migranti ad Ancona, il turnover nei bivacchi. «Liste di attesa per dormire in strada»

Sos migranti ad Ancona, il turnover nei bivacchi. «Liste di attesa per dormire in strada». Nella foto un accampamento al Passetti dello scorso gennaio
ANCONA C’è un po’ meno burocrazia ma i problemi restano. Gli immigrati senza casa continuano a dormire in rifugi improvvisati. La Questura è riuscita a...

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ANCONA C’è un po’ meno burocrazia ma i problemi restano. Gli immigrati senza casa continuano a dormire in rifugi improvvisati. La Questura è riuscita a velocizzare i tempi per il rilascio della documentazione per l’accesso in strutture assistenziali e offre la possibilità di ottenere la tessera sanitaria.  Con questo documento che regolarizza la posizione, i migranti rientrano nei programmi di assistenza della Prefettura, a cominciare dall’alloggio. Molti stranieri sono stati sistemati in abitazioni ma il sistema è vicino al collasso per la quantità di richieste che ogni giorno arrivano.  

Grande l’impegno della Prefettura che riesce a trovare alloggi anche nei comuni limitrofi, mentre il Comune di Ancona mette a disposizione 40 posti alla Pensione Cantiani di via Lotto. Ma tutto questo non basta. E allora spuntano bivacchi come quello in via Gervasoni, nell’area verde tra la Questura e l’istituto Savoia Benincasa, dove ogni giorno passano decine di ragazzi diretti a scuola. L’accampamento è poi stato tolto, su sollecitazione dei genitori degli studenti. Hotel a cielo aperto anche al Passetto dove una decina di senza fissa dimora dorme in zona ascensori. Coperte e materassi al parcheggio di via Mamiani agli Archi, all’ex Stazione marittima e al Pincio. Remo Baldoni della Onlus di Strada: «Al Passetto dormono i pakistani, agli Archi i somali. Il fatto che la Questura abbia velocizzato i tempi per il rilascio della documentazione ha fatto arrivare in città volti nuovi con un passaparola». 

Il ricambio


Continua Baldoni: «Nei bivacchi in città c’è un ricambio. I ragazzi hanno in mano la documentazione della Questura e sono in attesa di un posto da parte della Prefettura ma nel frattempo continuano a dormire in strada». Conclude: «Quando vengono chiamati lasciano il posto nel bivacco che viene subito occupato da altri immigrati. C’è una di lista di attesa anche per dormire in strada».
 

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Corriere Adriatico