Furti in serie, una frazione è sotto assedio: tutti sanno chi sono i ladri, la polizia li mette nel mirino

La polizia ha preso provvedimenti nei confronti dei due presunti autori dei furti
LORETO - La Questura di Ancona ha risposto all’appello lanciato dai residenti di Villa Musone. E assieme alla maggiore presenza di pattuglie sul territorio, soprattutto...

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LORETO - La Questura di Ancona ha risposto all’appello lanciato dai residenti di Villa Musone. E assieme alla maggiore presenza di pattuglie sul territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne, arrivano anche i primi provvedimenti. Due avvisi orali e un foglio di via, emessi nei riguardi di due uomini già noti alle forze di polizia, tra i principali sospettati dei furti che da circa un anno stanno tenendo sotto scacco un’intera frazione. 

 

La scia nera ha avuto inizio nel dicembre 2021 quando diverse abitazioni e attività commerciali sono finite nel mirino dei malviventi, ed è culminata alcuni giorni fa con l’aggressione in casa di una anziana, scaraventata a terra e lasciata un’intera notte immobilizzata sul pavimento con il femore fratturato per un misero bottino. Un episodio così cruento da spingere i cittadini di Villa Musone, dopo aver scritto all’Amministrazione comunale per sollecitare controlli notturni della Polizia locale ed ulteriori telecamere di sorveglianza, a rivolgersi alla Prefettura di Ancona e ad organizzare le prime ronde. Modalità e raggio d’azione lascerebbero pensare che a colpire, nella maggior parte dei casi, possano essere state le stesse persone. Tra i residenti circolano da mesi i nomi dei presunti responsabili, dimoranti nella frazione, e sulle vetrine di bar e negozi sono apparsi anche cartelli di denuncia con le iniziali dei due nomi.

«L’esasperazione dei commercianti e residenti della frazione aumenta sempre di più e tutti chiedono alle istituzioni azioni mirate a frenare la preoccupante ondata di furti. Solo incrementando i controlli con l’ausilio di mezzi e personale si può riportare a Villa Musone la serenità e la tranquillità perduta» era stato l’appello rivolto dal presidente del comitato di quartiere, Mario Serenelli. Una richiesta raccolta dal questore Cesare Capocasa che, valutati i precedenti e la condotta di vita di due cittadini italiani residenti in città, ha disposto nei loro confronti l’avviso orale. Ad entrambi, un 26enne originario della provincia di Foggia e un 40enne del Cosentino, è stato specificamente intimato di cambiare condotta e acquisire un modus vivendi conforme alla legge. Nei confronti del 26enne, inoltre, è stata disposta l’emissione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio da Castelfidardo, dove circa un mese fa era stato inseguito dai carabinieri dopo un furto. 


Tutti i provvedimenti sono stati disposti a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine, trattandosi di soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, con precedenti ripetuti e specifici, che secondo la Questura vivrebbero dei proventi delle attività delittuose commesse. «La Polizia di Stato – sottolinea il questore Capocasa - mette in campo quotidianamente ogni strumento disponibile per raggiungere l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione dei reati, intensificando l’attività di controllo del territorio e adottando misure che incidono sulla libertà personale di soggetti considerati, in base alle le previsioni normative, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico