MONTEMARCIANO - Divorato dalle fiamme lo Chateau Chateur, sul lungomare di Marina di Montemarciano. Lo stabilimento balneare, con annesso ristorante, aveva appena fatto la sua...
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La struttura era chiusa da qualche settimana al termine della stagione estiva. «Mezz’ora prima ero qui e non c’era nessuno in giro – racconta un passante – anche nel locale non si notava nulla di strano». È accaduto tutto all’improvviso. Era buio, molto buio. Solo la luce del fuoco ha illuminato a giorno il lungomare. Il titolare dello chalet, un cittadino tunisino da tempo in Italia, è lo stesso proprietario dell’immobile che dalla scorsa estate ha ripreso anche in gestione. «Sono in ospedale a Jesi – racconta contattato telefonicamente – mi hanno avvisato. So solo che è andato tutto distrutto». Lo scorso marzo carabinieri e vigili del fuoco era intervenuti fuori dal suo chalet per una catasta di rifiuti che qualcuno aveva dato alle fiamme. Rifiuti non suoi, aveva riferito. L’incendio in effetti era risultato doloso. In quella circostanza aveva riferito di aver avuto delle discussioni. «Sì, qualcosa mi ricordo - aggiunge – però molto vagamente, poi ora non sto bene, ripeto sono in ospedale, e mi fa male anche la testa». Un episodio sicuramente di minore entità, quello avvenuto a marzo all’esterno del locale, che potrebbe non avere alcuna attinenza con quanto accaduto ieri. Saranno i carabinieri a stabilirlo nel corso delle indagini.
Questa mattina i vigili del fuoco torneranno sul posto per effettuare un sopralluogo di giorno, in cerca di ulteriori elementi che possano fare chiarezza sulle cause del maxi incendio. Il locale era chiuso, difficile che possa essersi trattato di un corto circuito. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo. La guaina catramata del tetto poteva trattenere dei piccoli focolai che avrebbero potuto innescare un nuovo rogo. Hanno dovuto quindi compiere un lavoro certosino per rimuoverla e verificare che non vi fossero fiamme latenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico