La rabbia del sindaco di Fabriano sul Profili: «Siamo al punto di non ritorno»

L'ospedale di Fabriano
FABRIANO -  L’ospedale di Fabriano sempre più a rischio. Mentre in Regione si studia il nuovo Piano sanitario con l’entroterra impegnato a presentare...

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FABRIANO -  L’ospedale di Fabriano sempre più a rischio. Mentre in Regione si studia il nuovo Piano sanitario con l’entroterra impegnato a presentare emendamenti per l’attivazione di un’Area Vasta montana, per molti unica soluzione per permettere la sopravvivenza del Profili, il sindaco della città, Gabriele Santarelli, prende nuovamente carta e penna per scrivere al direttore di Area Vasta 2, Guidi. Pediatria, Cardiologia, Pronto Soccorso e Diabetologia i servizi nel mirino.


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«Credo – si legge nella missiva – che siamo arrivati al punto di caduta per quanto riguarda la situazione organizzativa dei servizi dell’ospedale di Fabriano. Sempre più allarmanti sono le notizie dei disagi che vengono registrati nei reparti e che si ripercuotono sull’attività dei professionisti e sulla qualità dei servizi resi». Il primo cittadino interviene, a poche settimana dall’allarme per la possibile soppressione del servizio di Diabetologia di via Marconi – diversi utenti hanno proposto sui social di scendere in piazza contro la politica sanitaria marchigiana che penalizza l’entroterra – per evidenziare come «ogni emergenza viene utilizzata per ridurre il livello dei servizi. E’ successo – dichiara Santarelli - con Pediatria (ora ambulatorio poche ore al giorno) e ora con Diabetologia in funzione poche ore: anziché affrontare i problemi si approfitta per tagliare i servizi e operare risparmi sulla pelle dei cittadini. Non è più tollerabile questa situazione soprattutto alla luce del fatto che nessuno ha il coraggio di venire a riferire in città le conseguenze delle decisioni che vengono prese lasciando sulle spalle dei sindaci tutto il peso del disservizio e della condizione di oggettivo abbandono che stiamo vivendo».
Il direttore di Area Vasta 2, Guidi, era atteso giorni fa in consiglio comunale a Fabriano, ma per altri impegni non è andato. Ha detto, però, di essere disponibile a partecipare a una nuova seduta.

Il sindaco chiede all’Asur «quali sono le intenzioni rispetto alla situazione che si sta verificando in Ortopedia che da gennaio non sarà più in grado di garantire il servizio a causa della carenza di personale (a due medici è stato dato il nulla osta per il trasferimento in Umbria), mettendo probabilmente a rischio anche l’operatività del Pronto Soccorso, e del reparto Cardiologia dove risulta che la situazione stia pericolosamente precipitando con rischio chiusura del servizio Utic causa della carenza personale che non consente la copertura h24».

Il sindaco chiede che nella prossima conferenza dei sindaci di Area Vasta sia portato in esame il Piano dei fabbisogni sanitari Asur. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico