FABRIANO - Fari puntati sulla vertenza Jp Industries, azienda fabrianese che da oltre sei mesi è in regime di concordato con riserva per decisione del Tribunale...
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Alla scadenza prefissata mancano meno di dieci giorni e cresce l’attesa dei dipendenti e dei sindacati. Il rinnovo dell’ammortizzatore sociale per l’anno appena iniziato, avvenuto di recente (ai circa 600 lavoratori dei due stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e del Maragone e dell’impianto umbro di Gaifana il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha concesso un ulteriore periodo di cassa integrazione straordinaria, precisamente fino al 31 luglio, fermo restando che nel frattempo lo strumento potrebbe essere rafforzato e la cassa prolungata fino al 23 settembre), ha contribuito a rasserenare il clima, ma non al punto da eliminare ansia e apprensione. «È fondamentale che Jp Industries rediga quanto prima il piano di ristrutturazione del debito e il piano industriale – hanno sottolineato, in più circostanze, le parti sociali – per far sì che la procedura di concordato con riserva possa continuare regolarmente, dando un futuro all’azienda e a 600 persone».
La primissima fase del concordato in bianco, cominciata a settembre e proseguita con l’attività produttiva a singhiozzo in tutti e tre gli stabilimenti, si era conclusa il 27 novembre, come stabilito in precedenza. Che ci sia un’attesa spasmodica in merito al futuro progetto industriale dell’azienda è tanto evidente quanto normale, basti considerare che, se è vero che i 593 dipendenti (545 operai, 48 impiegati) potranno contare ancora sulla cassa integrazione straordinaria (è l’ottavo anno consecutivo, il dodicesimo se si contano pure gli ammortizzatori concessi alla ex Antonio Merloni), è altrettanto vero che, non essendo una cassa in continuità, per l’avvio dei versamenti dovranno aspettare un po’ di tempo, forse addirittura qualche mese. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico