JESI - Per il Teatro Moriconi di piazza Federico II, che è chiuso da quasi due anni e avrebbe dovuto riaprire i battenti alla fine del 2018, non è tempo di tornare...
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A Jesi nella tenda dell'imperatore Federico II e nei velluti del Pergolesi
Il ricordo dell'attrice Valeria Moriconi grazie al Centro Enriquez a Sirolo
Continua Renzi: «Intanto è stato predisposto sotto tutti i punti di vista il necessario per un utilizzo in pianta ridotto del Teatro Pergolesi per tutte quelle attività che si svolgevano abitualmente il Moriconi». Rassicurazioni, ma nessuna tempistica, che non convincono l’opposizione, che con la consigliera Pd Emanuela Marguccio aveva chiesto lumi sulla situazione del secondo contenitore teatrale pubblico della città. «Questo progetto esecutivo- dice Marguccio- si sta attendendo da sin troppo tempo. Un solo teatro non ne può sostituire due e il solo Pergolesi non è sufficiente a garantire l’offerta culturale della città». A intervenire sarà la Fondazione Pergolesi Spontini che ha in gestione il teatro. Ma la struttura, dall’inizio dell’anno passato, non è più tornata ad accogliere il pubblico. Renzi: «Il Moriconi ormai dal settembre 2017 è in carico alla Fondazione Pergolesi Spontini, chiamata a intervenire anche per i lavori di adeguamento della struttura, in particolare sotto il profilo della sicurezza. L’amministrazione comunale aveva già avviato una progettazione a riguardo, per circa 800 mila euro, che era arrivata ad uno stato avanzato ed era anche stata sottoposta, ottenendone il parere favorevole, al vaglio del Comando provinciale dei vigili del fuoco».
Successivamente, dice Renzi: «di concerto con la Fondazione Pergolesi Spontini si è ritenuto necessario predisporre un progetto di intervento più contenuto. Uno stralcio che dimezza in pratica il costo, intorno ai 400 mila euro. Questo è in fase esecutiva». Per ora però il teatro di piazza Federico II resta ancora chiuso. E dire, evidenzia Marguccio, che «Il Moriconi è stato interessato da un’apertura straordinaria in Francia a giugno 2019 grazie allo scenografo Benito Leonori, che ha riprodotto il nostro amato palcoscenico jesino per mettere in scena la Carmen di Bizet all’Opéra-Théâtre de Metz Métropole. Ma non ci possiamo accontentare di aperture straordinarie fuori sede che ci ricordano e sottolineano l’importanza di un palcoscenico di cui, da troppo tempo, è privata la città».
Continua Marguccio: «I lavori di messa in sicurezza programmati da tempo sarebbero dovuti terminare entro la fine del 2018. Una chiusura che comprime notevolmente l’offerta degli spettacoli dal vivo e delle attività culturali». Ancora in tema di lavori pubblici, annunciata dallo stesso assessore Roberto Renzi la conferma, da parte del Ministero dell’istruzione e dell’Inail, del finanziamento di un milione di euro al Comune di Jesi destinato alla realizzazione di una nuova scuola al posto del rudere ex Crt del parco del Verziere da abbattere. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico