JESI - Cammina e parla al cellulare, senza accorgersi che nel marciapiede c’è una buca profonda almeno mezzo metro e ci finisce dentro. È la disavventura...
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L’uomo, distratto dal cellulare e complice il buio, non s’è accorto che tra il marciapiede e il prato c’era una buca, anche profonda, e inavvertitamente ci è finito dentro procurandosi delle contusioni alle costole e alle gambe. Aiutato a uscire da alcuni passanti che hanno lanciato l’allarme al 118, all’arrivo dei sanitari è stato trovato disteso nel prato vicino alla buca, dolorante e (comprensibilmente) arrabbiato. Soccorso dal medico dell’automedica del 118 e dai sanitari della Croce verde, l’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani con un codice giallo.
Per tutta la nottata di sabato è stato sottoposto agli accertamenti sanitari del caso e per scongiurare la presenza di eventuali traumi interni. L’uomo ha riportato diverse contusioni e le sue condizioni non sembrano essere gravi. Per fortuna è rimasto sempre cosciente e non ha battuto la testa, ma quel che desta maggior sconcerto è che quella buca profonda era già stata segnalata più volte al Comune, come ribadiscono quanti si sono trovati ad assistere all’incidente del poveretto. I residenti e commercianti che operano nel quartiere la vedevano come un potenziale pericolo, nella zona passeggiano sia adulti che bambini e il timore era proprio che prima o poi qualche malcapitato ci sarebbe finito dentro.
Invece, nonostante le segnalazioni e le richieste di metterla in sicurezza, fino all’incidente di sabato sera non era stato attuato nessun intervento, neanche un transennamento provvisorio per avvisare del pericolo. Oltre alla buca, nella stessa zona era stata segnalata anche la presenza della base metallica di un palo tagliato, che spunta tra l’erba. Un’altra insidia per chi cammina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico