Mensa e scuolabus gratis da gennaio: rivisti i parametri per le esenzioni. Ecco le misure adottate per aiutare le famiglie

Mensa e scuolabus gratis da gennaio: rivisti i parametri per le esenzioni. Ecco le misure adottate per aiutare le famiglie
JESI  - Un impegno di spesa di circa 180mila euro per ampliare la platea di bambini e famiglie che saranno esentati, a partire dal 1 gennaio prossimo, dal pagamento di mensa...

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JESI  - Un impegno di spesa di circa 180mila euro per ampliare la platea di bambini e famiglie che saranno esentati, a partire dal 1 gennaio prossimo, dal pagamento di mensa scolastica e scuolabus. Lo ha stabilito la Giunta, alla vigilia del ritorno in classe, alzando da 2 a 6 mila euro il limite di esenzione Isee per i due servizi. Una decisione con la quale, afferma l’amministrazione comunale, «Jesi diventa una delle realtà con l’esenzione più alta tra i Comuni della nostra regione». 

 


Sul fronte della refezione scolastica, si calcola che diverranno così 245 gli alunni, di 185 diverse famiglie, a fruire del servizio gratuitamente. Lo scorso anno erano stati 82 per 70 nuclei familiari, con una spesa di 26 mila euro del Comune erogata tramite l’Azienda Servizi alla Persona. Col nuovo livello di esenzione, sale a 78 mila euro l’impegno finanziario a copertura. Per quanto riguarda il trasporto scolastico, nel passato anno didattico 22 erano stati gli esonerati, per un costo di 5.500 euro. Di sicuro se ne aggiungeranno 13, fra i 108 che hanno già presentato una certificazione Isee e risultano rientrare nella fascia allargata.

Ma ci sono altri 109 fruitori degli scuolabus, fa sapere il Comune, che certificazioni Isee non ne hanno prodotte: fra questi sicuramente ulteriori casi di esenzione. La spesa dunque è stata stimata in una forbice fra gli 87 e i 100mila euro. Va ricordato che un’ulteriore forma di esenzione, in aggiunta a quella legata al criterio economico dell’Isee, è concessa - sulla base del “Patto per la scuola” firmato fra Comune e Istituti Comprensivi- alle famiglie di alunni e alunne di origine straniera che accettano di iscriversi in scuole differenti e più distanti da quelle che sarebbero per loro di riferimento in base alla zona di residenza.

Una iniziativa presa da qualche anno per favorire una più omogenea distribuzione su tutto il territorio scolastico della presenza di studenti da famiglie immigrate. L’ultima scelta, evidenzia il Comune è «in linea con gli obiettivi del 5° Piano di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva predisposto a maggio 2021 dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, che prevede tra le azioni la progressiva estensione del servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’infanzia e primaria, a tendere verso l’accesso universale, attraverso una norma che lo inquadri quale prestazione sociale, superando la logica di servizio a domanda individuale». 


Quanto alla situazione in città, alla ripresa delle lezioni di settembre non ci saranno nuovi istituti “viaggianti” a causa di lavori, eccezion fatta per la media Lorenzini e la primaria Martiri della Libertà che già dal 2014 e dal 2018 svolgono attività in sedi provvisorie (l’ex Seminario di via Lotto; la scuola Mestica e l’ex tribunale in via Posterma) in attesa della costruzione del nuovo plesso e della fine del cantiere in quello di via Asiago. Solo da gennaio 2022 sarà la media Borsellino a lasciare Corso Matteotti, per il restauro, e spostarsi in via Angeloni. Non saranno necessari, dopo quelli del 2020, ulteriori interventi per l’adeguamento alle distanze anti-Covid: unica eccezione un divisorio abbattuto alla media Leopardi per ampliare un locale.

 

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Corriere Adriatico