Un topo in cucina, due infermiere lanciano l'allarme in ospedale

Un topo in cucina, due infermiere lanciano l'allarme in ospedale
JESI - Un topo in cucina. Come nel film Ratatouille. Peccato che non siamo in un cartoon ma bensì nella piccola cucina di servizio del personale del Pronto soccorso...

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JESI - Un topo in cucina. Come nel film Ratatouille. Peccato che non siamo in un cartoon ma bensì nella piccola cucina di servizio del personale del Pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani. E che questa vicenda, per fortuna circoscritta a un singolo episodio risolto con la morte del sorcetto per mano di un temerario dipendente, sia presto rimbalzata sui social - volutamente o pretestuosamente - allungando la lista di ciò che non va all’Unità operativa jesina.


Il fatto, secondo quanto denunciato sulla sua pagina Facebook dal candidato sindaco Massimiliano Lucaboni, ma che trova conferma proprio tra gli addetti del reparto, risalirebbe a mercoledì scorso. Il roditore è stato notato da due infermiere, che in preda allo choc, hanno strillato. Spaventate e non sapendo come catturarlo, lo hanno chiuso all’interno della stanza fino all’arrivo di un coraggioso dipendente che ha risolto il problema provvedendo anche all’eliminazione del corpo del reato. E sebbene il fatto in sé non abbia avuto strascichi (i pazienti non si sono accorti di nulla e da parte del personale è stato fatto il possibile affinché lo spiacevole ospite indesiderato restasse circoscritto nella stanza il tempo necessario), oggi se ne riparla seriamente. Un episodio, come hanno raccontato anche gli infermieri del reparto, più unico che raro che non ha comportato, né avrebbe potuto farlo, la compromissione della tutela igienico-sanitaria del servizio di quella determinata ala ospedaliera rivolta essenzialmente alle necessità dei dipendenti. Ma è necessario che l’episodio non si ripeta. «Posso essere spregevole come qualcuno ha detto, ma non certo bugiardo – sottolinea Lucaboni – quando mi hanno raccontato questo episodio in una struttura già gravata da pesanti criticità, mi sono allarmato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico