Il post di un’infermiera di Radiologia dell’ospedale Urbani: «Voi siete stanchi di non uscire? Noi di vedervi morire»

Il post di un’infermiera di Radiologia dell’ospedale Urbani: «Voi siete stanchi di non uscire? Noi di vedervi morire»
JESI  - Una mappa della Regione con suddivisi i Comuni gialli e quelli arancioni, l’elenco dei divieti di spostamento tra i comuni della provincia, dei limitati...

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JESI  - Una mappa della Regione con suddivisi i Comuni gialli e quelli arancioni, l’elenco dei divieti di spostamento tra i comuni della provincia, dei limitati ingressi e uscite dal territorio provinciale di Ancona. Anche sulla pagina Facebook “Filottrano è viva” l’informazione più gettonata è quella dei Comuni entrati in zona arancione e dell’evoluzione cromatica della cartina della regione che indica lo stato di salute della popolazione in relazione ai contagi da Covid.

 

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Una manciata di commenti poi uno, che più degli altri resta impresso e atterrisce: «Voi siete stanchi di non poter uscire, noi sanitari siamo stanchi di vedervi soffrire, di vedervi morire». A scriverlo è Catia Badiali, infermiera del reparto di Radiologia dell’ospedale Urbani di Jesi. Un ruolo delicatissimo il suo, che soprattutto in questo periodo, nella lotta contro il Covid, richiede ancora più forza e coraggio. Catia Badiali aggiunge al suo già incisivo commento un frammento tagliente della sua quotidianità al lavoro: «Ennesima Tac torace in paziente Covid. Un disastro, in 28 anni di ospedale mai vista una cosa simile. Poi il medico che mi dice: “speriamo che ci metta una mano il Signore, che mi dia la forza, sono stanco di vedere pazienti in queste condizioni e non saper cosa fare, perché anche la medicina ha dei limiti”. Io: un tuffo al cuore. È diventato atroce vedere persone, anche giovani, aggredite dal Coronavirus. È diventato difficile, dopo un anno, guardare Tac di polmoni che praticamente non ci sono più».

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Corriere Adriatico