JESI - Poco più di un milione di euro da recuperare, a fronte di 1.517 accertamenti per parziali o omessi versamenti di quanto dovuto dai cittadini per il pagamento di Ici,...
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L’attività di recupero svolta sulla Tasi, Tassa sui servizi indivisibili, ha condotto a 23 accertamenti per un valore da recuperare di 65 mila euro (65.569). L’attività di controllo e recupero si concentra su tributi dovuti e non pagati dai contribuenti fra il 2011 e il 2017, ed è solo del 2016 l’introduzione della Tasi. Infine per la Tari, tassa rifiuti, e la precedente Tares, sono stati 299 gli accertamenti, per complessivi 152 mila euro (152.406) di omessi o solo parziali versamenti. «L’attività di recupero delle somme non versate dai contribuenti- spiegano dal Comune- è suddivisa tra i tributi Ici, Imu, Tasi e Tari (quelli gestiti direttamente dal Comune, che portano il maggior gettito nelle casse dell’Ente) e i tributi minori affidati in gestione al concessionario Abaco S.p.A».
Questi ultimi sono tassa di occupazione del suolo pubblico, imposta sulla pubblicità e diritti per le pubbliche affissioni. Per quanto riguarda i controlli su Ici, Imu, Tasi, Tares e Tari le verifiche, condotte su abitazioni ed attività produttive, sono state effettuate incrociando dati di diverse fonti: anagrafe, camera di commercio, subentri da parte di altri utenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico