FALCONARA - Dalla droga ai reati predatori: con i carabinieri non si passa. Ne sanno qualcosa i due albanesi incappati in un posto di blocco domenica sera. I militari della...
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Gli occupanti, un 30enne con precedenti e un 25enne entrambi di origini albanesi - hanno palesato un comportamento insofferente. Nell’auto i carabinieri hanno trovato sotto i sedili posteriori un palanchino da circa mezzo metro, un bastone in ferro, una pinza inserita in un arnese multifunzione, due grossi cacciavite a taglio da circa 30 centimetri l’uno. Entrambi gli albanesi, residenti nel mantovano, non hanno saputo dare una giustificazione alla loro presenza sul territorio, quindi i militari, oltre a denunciare il conducente per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, hanno proposto per entrambi il divieto di ritorno nel comune di Falconara per tre anni.
I due albanesi potrebbero essere messi in relazione con episodi di furto in abitazione denunciati in provincia. Intanto, un anno di reclusione, pena sospesa, e annullamento della misura cautelare in carcere, è l’esito del processo che vedeva imputato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale il 30enne nigeriano arrestato lo scorso venerdì dai carabinieri della Tenenza mentre smerciava droga a Villanova. Lo straniero, senza fissa dimora, ha passato due notti a Montacuto. Essendo sospesa la pena, è stato scarcerato. In totale, gli erano stati sequestrati circa 25 grammi di droga, tra marijuana e hashish. A causa della resistenza per sfuggire all’arresto, un carabiniere era anche finito al pronto soccorso con sette giorni i prognosi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico