SENIGALLIA - Costretti a fare l’autostop per andare a scuola perché l’autobus è pieno e non li carica. Accade a Marzocca. I genitori hanno protestato...
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Oltretutto chi dà un passaggio ad un minorenne se ne assume le responsabilità e per questo motivo non tutti sono disposti a farlo. «Questo succede perché alcuni giorni l’autobus è pieno e non si ferma – spiega la madre - Abbiamo protestato con l’azienda dei trasporti e ci ha detto che i nostri figli devono prendere il mezzo che parte da Marina. Loro ne vedono passare quasi in contemporanea tre, a distanza di pochi minuti, e in alcuni giorni nessuno si ferma». Nella fermata ex Cerioni per loro c’è la corsa di Marina. Ce ne sono altre due che partono da Ancona e Torrette. Se passano prima non si fermano, sapendo che il mezzo di Marina deve arrivare. Tra le 7.15 e le 7.25 passano tutte ma non sempre sono puntuali. Quando l’autobus di Marina si ferma inoltre devono stare in piedi. «Il problema si presenta anche al ritorno – prosegue il genitore – in quel caso possono aspettare perché se arrivano a casa alle 14 invece che le 13.30 va bene lo stesso. Non va bene invece quando arrivano in classe che la lezione è già iniziata. A volte li fanno entrare nell’ora successiva e il giorno dopo devono portare la giustificazione oppure entrano perdendo parte della lezione. E’ anche accaduto che per un test, mentre tutti i compagni hanno avuto 1 ora di tempo, quelli arrivati tardi l’hanno dovuto svolgere in 45 minuti». Un problema che non negano dalle Autolinee Bucci ma fanno notare come sia risolvibile. «Non tutti i giorni sono uguali – spiega il dirigente Paolo Bastianoni – pur essendo in prevalenza corse utilizzate dagli studenti, può salire chiunque e in alcuni giorni i passeggeri sono di più che in altri. E’ successo ad esempio mercoledì che tre ragazzi sono rimasti fuori dalla corsa di Marina. Devono prendere questa, ma se la perdono perché è piena non devono andare via, come invece fanno, ma attendere perché più o meno alla stessa ora ne transitano altre due e se vedono gente alla fermata si fermano e la caricano».
Le reazioni
A volte però, segnalano i genitori, la corsa di Marina arriva per ultima. Quando va bene salgono e stanno in piedi, quando va male restano a terra. «Non possono pretendere il posto a sedere – conclude Bastianoni – del resto è una breve tratta quella che devono percorrere ed è consentito anche farla in piedi». Una soluzione definitiva la pretende il consigliere comunale Mauro Bedini di Vivi Senigallia che, abitando a Marzocca, conosce il problema. «Va affrontato nelle sedi opportune e risolto in breve tempo – commenta – i minorenni vanno tutelati e non possono essere lasciati in strada». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico