ANCONA - Nella notte tra domenica e lunedì, i poliziotti della Squadra Mobile e dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Ancona, collaborati nelle fasi operative dalla...
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Da quanto ricostruito dagli investigatori dorici, il camion avrebbe raggiunto la ditta lombarda nella tarda serata di domenica e, nottetempo, sarebbe stato caricato di refurtiva asportata dalla ditta, attraverso una finestra di piccole dimensioni per eludere le zone sottoposte agli allarmi volumetrici. Il trasbordo così operato, ha richiesto sicuramente molto tempo (almeno otto ore) e numerosa “forza lavoro” da parte di plurimi componenti del sodalizio delinquenziale che avrebbero organizzato e partecipato al grosso furto.
La merce rubata, del valore complessivo di circa 100.000 euro, composta da elettrodomestici (aspirapolveri, forni a microonde, spremiagrumi ecc), appena stipata all’interno del camion, avrebbe dovuto raggiungere la sua destinazione, probabilmente una località pugliese per poi essere riciclata sul territorio. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, dopo aver disposto la collocazione in carcere dell’autotrasportatore, ha chiesto la convalida del Fermo al Giudice per le indagini preliminari. Ieri mattina il gip dopo aver convalidato il provvedimento, ha collocato l'uomo agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico