Falconara, soluzione salina al posto dei vaccini: per il medico Costantini processo al via nel 2025

Soluzione salina al posto dei vaccini: per il medico Costantini processo al via nel 2025
FALCONARA Soluzione salina al posto dei vaccini anti Covid: finisce a processo il medico falconarese Sergio Costantini. Il rinvio a giudizio è stato stabilito ieri dal gup...

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FALCONARA Soluzione salina al posto dei vaccini anti Covid: finisce a processo il medico falconarese Sergio Costantini. Il rinvio a giudizio è stato stabilito ieri dal gup Alberto Pallucchini. Per il dottore la prima udienza si terrà il 13 marzo del 2025, in pratica a quasi quattro anni dai fatti contestati dalla procura. Costantini dovrà rispondere di peculato, falso e interruzione di pubblico servizio. 

 

Le vittime


Sono tre gli ex pazienti che si sono costituiti parte civile: una coppia di coniugi (assistita dall’avvocato Laura Versace) e un’anziana (tutelata dai legali Bernardo Becci e Andrea Nobili). In totale, chiedono un risarcimento di 17mila euro. La procura, sulla scorta delle indagini della Squadra Mobile di Ancona, ha conteggiato 56 persone offese, “vaccinate” con la soluzione fisiologica. 


La ricostruzione


I fatti contestati prendono in esame un lasso di tempo compreso tra il 30 marzo e il 12 aprile del 2021, quando la campagna vaccinale era da poco iniziata per le categorie fragili e determinati pazienti. Stando a quanto rilevato, in almeno sei occasioni il medico 70enne avrebbe rilasciato fasulle certificazioni relative alla somministrazione del vaccino. Moglie e marito credevano di essersi vaccinati il 30 marzo nello studio del medico. In realtà, per la procura, il dottore sarebbe venuto in possesso della fiala vaccinale (Pfizer, sei dosi in una boccetta) solamente il 6 aprile. Ad insospettire la coppia era stato il ritardo del medico nel fornire il documento per attestare l’avvenuta inoculazione della prima dose. Le ombre sull’operato del medico avevano portato i coniugi a rivolgersi alla questura. 


Il peculato


 

L’accusa di peculato è stata contestata perché, per la procura, una dose di vaccino (quello vero) sarebbe stata destinata a un paziente che non rientrava nella categoria dei soggetti fragili. Infine, il reato di interruzione di pubblico servizio è stato ipotizzato in quanto il medico avrebbe turbato «la regolarità della campagna vaccinale», dando un gran daffare all’Asur per cercare di distinguere i pazienti vaccinati per davvero e quelli potenzialmente non immuni a causa del bluff contestato dalla procura. 



Costantini, difeso dagli avvocati Francesca Petruzzo e Antonella Palmieri e medico molto stimato a Falconara, non ha scelto riti alternativi sicuro di poter smontare le accuse nel corso del dibattimento. A seguito dell’esplosione dell’indagine, l’Ordine dei Medici aveva sospeso per sei mesi Costantini.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico