L’ex fidanzata lo accusa di stalking: assolto. Era stato accoltellato dal padre della ragazza

Il palazzo di giustizia di Ancona
FABRIANO -  L’ex suocero lo accoltella, il giorno dopo l’ex fidanzata lo denuncia per stalking e lo fa finire a processo. È stato assolto perchè il...

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FABRIANO -  L’ex suocero lo accoltella, il giorno dopo l’ex fidanzata lo denuncia per stalking e lo fa finire a processo. È stato assolto perchè il fatto non sussiste un 28enne di origine macedone, residente a Fabriano e portato a giudizio per fatti relativi al 2016, periodo in cui la relazione con la fidanzata dell’epoca, di origine albanese, si era da poco sgretolata.

 

Lo stalking

La denuncia per stalking era stata sporta dalla giovane dopo il ferimento del 28enne, avvenuto nei pressi de Lo Chalet di Fabriano, nell’agosto del 2016. Stando a quanto riconosciuto dal tribunale, i fendenti all’addome del ragazzo erano stati sferrati dal padre della fidanzata, un 54enne albanese, che osteggiava la relazione. Lo scorso settembre, l’uomo è stato condannato per le lesioni (e altri reati) a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa. Per la stessa contestazione (la procura ipotizzava un concorso morale) il giudice ha condannato la moglie a un anno, prevedendo ugualmente la sospensione condizionale. 

Uscito dal pronto soccorso con dieci giorni di prognosi, il 28enne aveva dovuto fare i conti con l’avviso di garanzia per stalking. Stando all’ipotesi iniziale della procura, aveva molestato e minacciato più volte l’ex fidanzata, nel tentativo di riallacciare la relazione. È soprattutto tramite i social che l’imputato aveva cercato un contatto. Per l’accusa, lui aveva creato dei contatti fittizi pur di parlare con la sua amata. Inoltre, l’imputazione parlava di appostamenti dell’imputato nei luoghi frequentati dalla ragazza. Il 28enne ha sempre rigettato ogni contestazione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ruggero Benvenuto, ha dimostrato come le conversazioni tra i due non fossero a senso unico, ma corrisposte dalla vittima. Lei era assistita dall’avvocato Enrico Carmenati. 

 

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Corriere Adriatico