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FABRIANO - Sono in corso i lavori per rifare, da capo, il binario della linea ferroviaria Fabriano-Pergola nel tratto dove è stato spazzato via dall’alluvione dello scorso settembre. Siamo a Monterosso Stazione di Sassoferrato, lungo la strada provinciale che conduce a Pergola. Qui le rotaie non ci sono più. Si vede solo il rettilineo, dove una volta passavano tutti i giorni i treni regionali, in mezzo al verde. Ogni tanto c’è qualche segnale che ha resistito alla furia del maltempo. Ora è tempo di ripristinare la normalità. La ditta incaricata è al lavoro.
La riqualificazione
Bisogna rifare da capo tutto a partire dalla massicciata, poi rimettere le rotaie, sistemare i passaggi a livello, senza sottovalutare il torrente che scorre e ha provocato devastazione.
«Ben vengano tutti quei potenziamenti delle infrastrutture che chiediamo da anni. Il nostro territorio, ricco di aziende, non può restare isolato. Per questo – dice il primo cittadino - sia la Pedemontana incompiuta Fabriano-Sassoferrato sia la ferrovia possono rappresentare un’occasione di crescita». L’obiettivo è potenziare il territorio. «L’anno scorso, con il treno storico, Sassoferrato ha potuto mostrare le sue meraviglie, apprezzate da tutti, come la Miniera di Cabernardi e gli scavi di Sentinum. Lavoreremo con le istituzioni per potenziare ancora di più l’attrattività di questa zona ricca di opere d’arte, di musei, di chiese e di un patrimonio naturalistico ed enogastronomico di alto livello. Dopo l’alluvione di settembre – conclude Greci - non ci siamo mai fermati, stiamo ultimando i lavori di nostra competenza sul territorio, compresi quelli nella zona di Monterosso Stazione».
La tratta, quindi, riaprirà entro l’estate. Inaugurata il 28 aprile 1895, è stata utilizzata quotidianamente come principale mezzo di trasporto. Poi durante la seconda guerra mondiale subì pesanti danni. Al termine del conflitto solo il ramo tra Pergola e Fabriano venne riattivato. La Fabriano-Pergola, chiusa dal 2014, è stata riaperta recentemente per iniziative turistiche, sempre tutto pieno. La linea, lunga 31 chilometri, costeggia la dorsale appenninica attraversando la Valle del Cesano.
Superata la stazione di Fabriano e il quartiere Borgo si giunge a Cà Maiano, poi Melano-Marischio, la fermata dismessa di Bastia-Rucce e Sassoferrato. Qui imbocca la galleria Fontanaldo per raggiungere il punto più alto del percorso a 430 metri. Proseguendo verso Monterosso Marche e Bellisio Solfare, lambisce il Santuario della Madonna del Sasso fino al capolinea, Pergola, sempre immersa nella natura.
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