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FALCONARA Non intende minimizzare la sindaca Stefania Signorini sulle esalazioni e chiede un incontro urgente al ministero dell’Ambiente. «Sono state circa 70 le segnalazioni in pochi giorni per la presenza di esalazioni in tutto il territorio – dice la Signorini – e il Comune di Falconara chiede un incontro urgente all’Arpam, all’Ispra e soprattutto al Ministero dell’Ambiente. Occorre stabilire una volta per tutte l’origine dei miasmi e di fare in modo che vengano adottate tutte le misure necessarie affinché il fenomeno non si ripeta». Specie nella giornata di sabato 30 dicembre in cui si è concentrata la maggior parte delle segnalazioni, la vita dei chiaravallesi è stata fortemente condizionata dalle esalazioni. La quasi totalità dei cittadini ha segnalato esalazioni di idrocarburi, alcune persone hanno avvertito odore di ammoniaca o, in alcuni casi, di zolfo. I miasmi sono stati avvertiti a Palombina Vecchia, in centro e in collina, in particolare in via Matteotti. Chiamate al numero verde dell’ufficio ambiente anche da Castelferretti. «La popolazione non può continuare a subire le limitazioni dovute alle esalazioni – dice la sindaca – che in alcuni casi impediscono di passare tempo all’aria aperta, di aprire le finestre, di frequentare in tranquillità alcune zone del territorio. E’ tempo che le autorità preposte a livello nazionale, cui compete l’autorizzazione di attività che hanno un forte impatto sull’ambiente, intervengano in maniera diretta tramite i loro tecnici».
Popolazione da tutelare
La Signorini evidenzia che da tempo il Comune è impegnato a tutelare la popolazione dall’impatto derivante dalla presenza di frequenti fenomeni odorigeni e proprio in rappresentanza dei cittadini falconaresi, danneggiati dalle esalazioni, si costituirà parte civile nel procedimento per reati ambientali che, il prossimo 18 gennaio, sarà discusso in udienza preliminare davanti al gup di Ancona e che vede indagati vertici e tecnici della raffineria di Falconara.
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Corriere Adriatico