ANCONA - L’Emergency Medical Team di Shanghai, uno squadrone di 160 fra sanitari e tecnici cinesi che hanno già combattuto nella trincea di Wuhuan, arriverà a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Palaindoor no, per il maxi reparto da 100 posti di terapia intensiva ora si punta sull'ex Genny
I genitori sono positivi al Covid e ricoverati in gravi condizioni, bimbo di 5 anni resta solo
Scoprendo, in una giornata già piena di ostacoli per il maxi-reparto di Rianimazione che la Regione vorrebbe realizzare in due settimane, che la partenza del medical team è attualmente rallentata, in Cina, da alcune procedure di autorizzazione. «Restiamo dunque in attesa di questo importante presidio - diceva ieri pomeriggio il presidente - confidando di ricevere al più presto buone notizie». L’Emergency Medical Team in arrivo da Shanghai, che non ha nulla a che fare con la Ong Emergency com’era sembrato in un primo momento, è formato da 50 medici, 80 infermieri e 30 tecnici cinesi. Tutti molto esperti, come aveva spiegato il capo delle emergenze della protezione civile nazionale Luigi D’Angelo,sottolineando che «hanno già lavorato a Wuhan e potranno portare un’esperienza importante». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico