ANCONA - Dopo la fase emergenziale, lunedì inizierà la fase 2 anche per il Comune di Ancona e l’Amministrazione sta lavorando per assicurare la massima...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Cassa integrazione in ritardo e figli a casa: nella meccanica la vera impresa è tornare al lavoro
Parrucchiere ed estetiste nella giungla dei doppi protocolli: «E noi a chi diamo retta?»
Ad oggi i dipendenti in modalità telelavoro sono 337 su 710 e il numero di chi sta lavorando da casa potrebbe diminuire nei prossimi giorni. «La fase 2 ci preoccupa - dichiara Luca Talevi, segretario generale Cisl FP Marche - e abbiamo chiesto una seria programmazione, perché non siamo più nella prima fase emergenziale. Tutti i sindacati, comprese le Rsu, hanno chiesto un incontro in videoconferenza al dg Bevilacqua».
La videoconferenza dovrebbe essere domani e dall’incontro «desideriamo capire quante persone rimarranno in smart working e quante invece torneranno negli uffici, come sarà garantita la sicurezza con il distanziamento sociale e i dispositivi di sicurezza, e quali saranno le modalità per l’accesso in Comune da parte dell’utenza». Probabilmente l’Amministrazione continuerà a raccomandare, come nella prima fase, che il personale dipendente si interfacci utilizzando principalmente mail, telefono o posta interna, evitando di recarsi fisicamente presso altri uffici. In più continueranno ad esserci i pannelli protettivi negli spazi aperti al pubblico, come le sedi della Carta di identità e Anagrafe.
«Nel frattempo, essendo chiuse le scuole, – continua Talevi - l’Amministrazione ha deciso di utilizzare gli autisti degli scuolabus e il personale delle mense per il controllo dei parchi e delle aree verdi. Chiederemo con quali dispositivi di sicurezza opereranno. E come comportarsi se riscontreranno anomalie e assembramenti». Avviata la fase 2 anche per Anconambiente che, in base alle normative vigenti, sta tornando alla normale operatività. «Tutti i dipendenti sono dotati dei dispositivi di sicurezza – assicura Antonio Gitto, presidente di Anconambiente – ma purtroppo stanno riscontrando che tante persone continuano a gettare a terra mascherine e guanti. Serve più attenzione da parte dei cittadini per la salute e la sicurezza di tutti. Mascherine e guanti usati devono essere smaltiti in 2-3 sacchetti, uno dentro l’altro, chiusi molto bene e conferiti nell’indifferenziata». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico