ANCONA - «Aiuteremo tutti, i soldi li troveremo». Il sindaco Valeria Mancinelli ha dato mandato agli uffici di garantire i servizi a tutte le persone, già...
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Il sindaco parte dalla prima linea del fronte di questa guerra, quella che «sta negli ospedali, e coinvolge i medici, gli infermieri, i malati, le loro famiglie che spesso vagano nel buio». Ma la Mancinelli, reso il riconoscimento dovuto, vuole mettere in evidenza le altre linee che ogni giorno «una delle quali fragile, fragilissima è composto dalle persone già in difficoltà nella nostra società e che il Comune segue stabilmente». Il sindaco si impegna a non dimenticare nessuno dando mandato agli uffici comunali, come scrive, «di fare tutto ciò che va fatto, troveremo tutto, troveremo i soldi».
Le iniziative in campo sono molteplici, tipizzate per ciascuna categoria. Il sindaco le passa in rassegna. Operatori, volontari e negozi danno sostegno agli anziani soli che hanno bisogno di spesa e farmaci a casa. C’è poi il caso delle persone che vivono in povertà assoluta: «le nostre operatrici verificano e mandano un pacco viveri», spiega la Mancinelli. Il Tetto per tutti, inoltre, si occupa dei senza fissa dimora offrendo riposo e assistenza.
Ci sono poi i casi di bambini e minori, con genitori colpiti da covid19, che non possono andare in comunità.
«Li sistemiamo in quarantena - dice ancora la Mancinelli - in apposite strutture, in poche ore. Poi quotidianamente li assistono i nostri operatori con tutte le precauzioni che impone questo mostro». Altro mondo che vive con particolare angoscia l’attuale momento è quello delle famiglie dei disabili dopo la chiusura dei centri diurni. «Questi ragazzi e adulti sono a casa e spesso è difficile gestire tutto dentro quattro mura, in particolare quando la malattia è mentale. Stiamo ripristinando un servizio a domicilio con tutte le precauzioni che occorre avere», conclude la Mancinelli, che conclude con un ulteriore appello a contribuire all’impegno di tutti: «A noi che stiamo bene è chiesto semplicemente di stare a combattere su un divano, siamo responsabili tutti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico