Mancinelli: «Tanti fronti aperti, aiuteremo i deboli. Tranquilli, i soldi li troveremo»

Valeria Mancinelli
Valeria Mancinelli
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Domenica 22 Marzo 2020, 07:11

ANCONA  - «Aiuteremo tutti, i soldi li troveremo». Il sindaco Valeria Mancinelli ha dato mandato agli uffici di garantire i servizi a tutte le persone, già piagate nel quotidiano, che l’emergenza Coronavirus rischia di prostrare ancora di più. Lo ha fatto con un lungo post, firmato insieme ad Emma Capogrossi, assessore ai Servizi sociali, in cui elenca «i tanti fronti in questa guerra». Il contributo che ogni cittadino può portare a questa battaglia, come rileva il sindaco, è restare a casa.

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Il sindaco parte dalla prima linea del fronte di questa guerra, quella che «sta negli ospedali, e coinvolge i medici, gli infermieri, i malati, le loro famiglie che spesso vagano nel buio». Ma la Mancinelli, reso il riconoscimento dovuto, vuole mettere in evidenza le altre linee che ogni giorno «una delle quali fragile, fragilissima è composto dalle persone già in difficoltà nella nostra società e che il Comune segue stabilmente». Il sindaco si impegna a non dimenticare nessuno dando mandato agli uffici comunali, come scrive, «di fare tutto ciò che va fatto, troveremo tutto, troveremo i soldi».  

Le iniziative in campo sono molteplici, tipizzate per ciascuna categoria. Il sindaco le passa in rassegna. Operatori, volontari e negozi danno sostegno agli anziani soli che hanno bisogno di spesa e farmaci a casa. C’è poi il caso delle persone che vivono in povertà assoluta: «le nostre operatrici verificano e mandano un pacco viveri», spiega la Mancinelli. Il Tetto per tutti, inoltre, si occupa dei senza fissa dimora offrendo riposo e assistenza.
Ci sono poi i casi di bambini e minori, con genitori colpiti da covid19, che non possono andare in comunità.

«Li sistemiamo in quarantena - dice ancora la Mancinelli - in apposite strutture, in poche ore. Poi quotidianamente li assistono i nostri operatori con tutte le precauzioni che impone questo mostro». Altro mondo che vive con particolare angoscia l’attuale momento è quello delle famiglie dei disabili dopo la chiusura dei centri diurni. «Questi ragazzi e adulti sono a casa e spesso è difficile gestire tutto dentro quattro mura, in particolare quando la malattia è mentale. Stiamo ripristinando un servizio a domicilio con tutte le precauzioni che occorre avere», conclude la Mancinelli, che conclude con un ulteriore appello a contribuire all’impegno di tutti: «A noi che stiamo bene è chiesto semplicemente di stare a combattere su un divano, siamo responsabili tutti».

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