ANCONA - In attesa che la Cassazione chiarisca l'ambito di applicazione delle nuove norme sulla concussione, slitta il processo d'Appello ad Ancona a carico di Rinaldo ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La posizione di Frontalini potrebbe alleggerirsi se la sua vicenda venisse ricondotta, in caso di condanna bis, nella fattispecie della induzione indebita a dare o promettere utilità (319 quater C.p), introdotta nel 2012, che ricomprende i vecchi casi di concussione per induzione, quando cioè la pressione esercitata dal pubblico ufficiale non sia irresistibile. Per tale reato la pena va dai tre agli otto anni di carcere, e non dai sei ai 12 anni come è previsto per la concussione. La sentenza d'appello potrebbe arrivare il 9 giugno: nel frattempo la Suprema Corte potrebbe aver depositato le motivazioni della decisione che ha delimitato l'applicazione dell'induzione ai casi in cui viene lasciato al destinatario «un margine significativo di autodeterminazione e si coniuga con il perseguimento di un suo indebito vantaggio». Il fatto contestato a Frontalini, che era finito agli arresti domiciliari, risale al periodo tra il 2006 e il 2007 e riguarda una lottizzazione a Colle Lauro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico